Piemonte

Volvera, il dolore per la morte di Chiara e Simone su biglietti e mazzi di fiori. Oggi i funerali

Davanti al cancelletto di casa, al numero 47 di via XXIV Maggio, i mazzi di fiori continuano a moltiplicarsi. I ricordi hanno preso il posto del sangue e dell’orrore, che giovedì sera Andrea Longo aveva seminato in quella palazzina nel centro di Volvera. I nomi di Chiara Spatola e Simone Sorrentino sono impressi sui cartelli lasciati dagli amici, scritti con un pennarello rosso e circondati da cuori. «Com’è potuto accadere?» si domandavano tutti quella sera, quando Longo ha deciso di uccidere a coltellate la coppia, prima di togliersi la vita con la stessa lama.

Volvera, provincia di Torino,  via XIV Maggio n 47  duplice omicidio , Chiara Spatola e Simone Sorrentino uccisi da Andrea Longo poi suicidato. Qui in fotoi biglietti e i fiori (Torino - , <credi

Volvera, provincia di Torino, via XIV Maggio n 47 duplice omicidio , Chiara Spatola e Simone Sorrentino uccisi da Andrea Longo poi suicidato. Qui in fotoi biglietti e i fiori (Torino – ,

Decine di coetanei, familiari e conoscenti erano accorsi increduli davanti all’abitazione in cui i due giovanissimi convivevano e sognavano una vita insieme. «Vi ricorderemo sempre con il sorriso» scrivono adesso. Nel piccolo comune di ottomila abitanti, la più conosciuta dei due era Chiara: «Una persona solare, sempre sorridente», la ricorda un amico.

Simone, originario di Piossasco, era un po’ più taciturno, ma chi lo aveva incontrato lo descrive come una brava persona e un gran lavoratore. «Volevano sposarsi, avere dei figli – dice un’amica di Chiara -. Erano felici e innamoratissimi».

Longo, il 34enne di Saronno che da febbraio viveva nell’appartamento di fianco al loro, era invece quasi uno sconosciuto: nessuno lo vedeva mai in giro, la sua auto era sempre parcheggiata sotto casa e non usciva mai nemmeno per andare a lavoro.

«Buon viaggio Chiara e Simone, le vostre anime pure possano essere felici insieme anche lì e finalmente in pace», recita il biglietto apposto su un mazzo di rose bianche. «Angioletti», li chiamano. Come fa anche la mamma di Chiara, Teresa Demartino: «Era bella dentro e fuori – dice – mentre Simone era un ragazzo splendido, puro».

Anche la messa delle dieci di questa mattina, all’interno della chiesa della Assunzione di Maria Vergine, sarà l’occasione per ricordarli entrambi e parlare a una comunità scossa e distrutta dal dolore. «Abito qui da 53 anni, non ho mai assistito a nulla del genere», dice un vicino accorso subito sulla scena del delitto.

Per i funerali e il lutto cittadino, invece, servirà attendere ancora. Martedì prossimo verrà conferito l’incarico per l’autopsia sui corpi, incluso quello dell’assassino, e solo dopo l’esame sarà possibile restituire le salme dei ragazzi alle loro famiglie.

Prima di allora, gli amici hanno già previsto un altro momento di cordoglio collettivo: una fiaccolata programmata per lunedì sera alle 21. Il corteo sfilerà lungo tutto il centro di Volvera, passando davanti casa della famiglia Spatola e fermandosi in via XXIV maggio, dove la coppia viveva. Proprio lì, davanti al loro balcone, verranno lanciati in aria dei palloncini bianchi. «Giovedì sera ho visto due mamme distrutte dal dolore – commenta il sindaco del comune, Francesco D’Onofrio -: chi è rimasto è come fosse già morto. Ma tutta la cittadinanza è sotto choc, la fiaccolata sarà molto partecipata. E per il giorno del funerale, non appena sarà possibile stabilirne uno, ho già disposto il lutto cittadino».


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