Puglia

Volo Ryanair Verona-Bari ha 8 ore di ritardo: “Noi cacciati dal gate”

Chiamarla odissea – stando al racconto fornito da diversi passeggeri – sarebbe un eufemismo. Ma è stata comunque una “nottata da incubo” quella vissuta dai circa 120 viaggiatori che ieri sera sarebbero dovuti partire dall’aeroporto di Verona per raggiungere lo scalo di Bari. Il decollo era previsto alle 23.50 e, poco prima dell’imbarco, è stato annunciato un ritardo di 25 minuti. Nulla di strano, cose che capitano, ma si è trattato solo del primo di una serie di intoppi che hanno portato i passeggeri a vivere quelle che descrivono come “oltre otto ore di inferno”.

“Eravamo in fila al gate numero 7, dovevamo salire sugli autobus che ci avrebbero portati all’aeromobile – questo il racconto di uno dei passeggeri – Dopo aver fatto entrare una decina di persone sul bus, la hostess seduta al banco ha ricevuto una telefonata e ha fatto rientrare tutti al gate”. Alla richiesta di spiegazioni, il personale di terra avrebbe giustificato la decisione parlando di un piccolo incidente avvenuto in fase di atterraggio al velivolo che sarebbe dovuto ripartire per Bari. “Il carrello ha centrato una lepre in pista”, questa la spiegazione data ai passeggeri. Un ‘imprevisto’ a cui è seguita l’apertura di una procedura interna che rende necessaria la perizia ufficiale di un ingegnere, a seguito di sopralluogo sull’aereo, prima di dare il via libera all’utilizzo del mezzo. “Essendo notte, ci hanno detto che sarebbe arrivato un ingegnere da Bergamo a Verona nel giro di un’ora e mezza circa”.

Aggiornamento rimandato ma, a quanto sottolineato nella testimonianza, la situazione è andata peggiorando. “Tra noi c’erano anziani, disabili, famiglie con bimbi piccoli e donne incinte. Ryanair ha dato a tutti i passeggeri un buono da 4 euro da consumare nell’unico bar dell’aeroporto rimasto aperto. Con quella cifra c’è chi si è preso una bottiglietta d’acqua, al massimo una bibita. Niente di più”. Arrivate le 3 è giunta la comunicazione ufficiale: partenza prevista alle 7.15 del mattino. “La compagnia aerea ci ha inviato delle mail in cui si scusava per l’inconveniente, comunicando di essere al lavoro per trovarci una sistemazione in un alloggio confortevole prima di ripartire”. Ma notizie in merito, dicono a Telebari, non sono mai arrivate; al contrario, oltre il danno, la beffa. “Il personale di terra, accompagnato anche dalla Polizia, ci ha invitato a sgomberare l’area del gate numero 7 perché i nostri biglietti erano stati annullati e la compagnia ne aveva emessi di nuovi. Quindi, prima di imbarcarci sul volo delle 7.15 avremmo dovuto passare nuovamente per i controlli di sicurezza. Inoltre, i gate devono essere puliti ogni notte e la nostra presenza era un intoppo”.

Una situazione che ha causato momenti concitati, di discussioni animate tra passeggeri e personale di terra, ma che non ha portato a soluzioni alternative. “Ci hanno fatto salire su quegli autobus che avevamo sgomberato – prosegue il passeggero – per riportarci all’ingresso delle ‘partenze’ dell’aeroporto. Siamo stati trattati come veri animali, lasciati con una bevanda per tutta la notte e con la finta promessa di un alloggio. E per chiudere nel peggiore dei modi – conclude il racconto – non siamo ripartiti alle 7.15 ma abbiamo subito un’altra ora di ritardo, per arrivare a Bari alle 9.15, più di otto ore dopo, distrutti sia fisicamente che psicologicamente, e con un’intera giornata di impegni da affrontare”.




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