Volley, Sirci si scusa dopo il gesto alla tifoseria ospite. La nota della Sir
La Sir Susa Vim Perugia, con il 3-1 incassato ieri sera dalla Lube Civitanova, ha prematuramente dovuto scucirsi lo scudetto dal petto e ora dovrà affrontare le tre partite di spareggio per qualificarsi alla Champions (si parte martedì 29 con gara 1 al PalaBarton) e la Final Four di Lodz (16-18 maggio).
Tuttavia, caduto l’ultimo pallone, c’è stato un fatto che non è sfuggito ai più: il dito medio alzato dal presidente Gino Sirci all’indirizzo dei tifosi biancorossi presenti.
Non sono mancati attimi di nervosismo, che potrebbero risalire originariamente al momento in cui si è registrato l’infortunio di Ben Tara in una fase cruciale dell’incontro. Mentre l’opposto bianconero si faceva prestare le cure dallo staff sanitario i supporters, posizionati nello spicchio alle spalle della tribuna stampa, hanno chiesto a gran voce, in modo non molto sportivo a dir la verità, di velocizzare il cambio, che poi è avvenuto di lì a poco con l’ingresso di Herrera.
Successivamente alcuni epiteti provenienti da quel settore avrebbero provocato la reazione del patron, che il giorno successivo si è voluto scusare pur ribadendo i suoi concetti.
La nota ufficiale
Di seguito il club bianconero fornisce la ricostruzione dettagliata dell’episodio con le scuse da parte dello stesso Sirci:
“In merito all’episodio avvenuto ieri sera al temine di Gara 5 delle semifinali scudetto, il Presidente Gino Sirci intende motivare per la reazione avuta, spiegando le motivazioni alla base del gesto.
Al termine del match, il presidente Sirci è stato preso di mira dalla tifoseria ospite in maniera offensiva con insulti e ingiurie, anche prolungate. “Malgrado le provocazioni e le ingiurie, ci scusiamo per il gesto che è scaturito da una reazione emotiva derivante dal momento. Comportamenti di cui non mai stato avvezzo e che non si sono mai verificati nel corso di tutta la mia vita da Presidente.
Riteniamo comunque inopportuno il comportamento della tifoseria ospite che, in un momento in cui ci sarebbe stato solo da festeggiare la propria squadra, si è resa protagonista di un comportamento inusuale per l’ambiente pallavolistico”.
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