Umbria

Volley, finalmente la Sir può cantarlo: campioni d’Europa


Finalmente il grande sogno si è avverato. C’è voluta un attesa lunga undici anni, ovvero da quando la Sir Sicoma Monini Perugia ha esordito in Champions League (ironia della sorte contro Ankara, strabattuta venerdì scorso) ma ne è valsa la pena: alle 23:05, orario in cui è caduto a terra l’ultimo pallone, la Sir Sicoma Monini Perugia può finalmente pronunciare la frase fatidica, ovvero campioni d’Europa.

Un’impresa stratosferica quella compiuta dalla società del presidente Gino Sirci, un personaggio che più che meritatamente si è visto premiare i massicci investimenti effettuati nel corso degli anni e che non si è mai perso d’animo nemmeno quando tutto sembrava impossibile.

Perseverando prima o poi il risultato arriva ed è anche quel che è accaduto in questa finale: Giannelli e compagni sembravano avviati verso un trionfo senza tanti patemi, con il doppio vantaggio nel conto dei set. Il Warta Zawierce, trascinato dall’ex Russel (che otto anni fa a Roma non ci è potuto essere), è riuscito a risalire la china ma si è dovuto arrendere al tie break, giocato in maniera magistrale dai bianconeri che alla fine hanno meritato nettamente questo traguardo.

Alla fine è festa per tutti, per il coach Angelo Lorenzetti in primis, che mai era riuscito a vincere questo trofeo. Che è arrivato anche grazie alla sua guida sapiente ed equilibrata. Non va dimenticato che i momenti difficili non sono mancati soprattutto a causa degli infortuni (giocare partite del genere senza elementi del calibro di Roberto Russo rende idea della portata dell’impresa, senza naturalmente nulla togliere a chi è sceso in campo al suo posto, che ha veramente gettato il cuore oltre l’ostacolo), superati grazie ad un’unione veramente straordinaria. 

Poi Simone Giannelli, eletto MVP della tre giorni di Lodz. Anche per il capitano questo titolo era un tabù, sfatato nel migliore dei modi. 

Si chiude dunque trionfalmente un cerchio ma non è finita qui: ci sono altri obbiettivi da perseguire, a partire dal Mondiale per Club, guadagnato proprio grazie all’affermazione in questa final four. 

Le cifre della finalissima

Anche quest’ultimo atto si è chiuso nel segno del muro. Quello di Perugia è risultato vincente in 12 occasioni contro le 8 dei polacchi. Al servizio si è registrata una leggera prevalenza bianconera (5 aces vs 4), mentre in perfetto equilibrio il dato sull’attacco (43% a testa). L’unico neo è la ricezione (51% per il Warta vs il 44 di Perugia), un aspetto su cui bisognerà lavorare maggiormente in vista della prossima stagione, che vedrà i bianconeri impegnati in cinque competizioni.

Wassim Ben Tara è stato l’uomo in cui si è maggiormente distinto tra le fila dei Block Devils, con 22 punti di cui 3 in battuta ed il 53% in attacco. Nei polacchi i 25 punti di Russel (1 ace, 3 muri ed il 51% in fase offensiva) non sono stati sufficienti per capovolgere del tutto la situazione.

La partita

Buono l’approccio bianconero al match, che si infiamma subito per il muro di Plotnytskyi (3-6) e la pipe di Ishikawa (6-10). Si va avanti con un andamento costante, ma risulta decisivo l’ace di Herrera che porta il parziale sul 19-23. Russel mura Plotnytskyi (21-23), ma l’ucraino al successivo tentativo non sbaglia. 22-25 e Perugia che passa avanti.

E’ sempre un indemoniato Russel a schiodare l’equilibrio nel secondo set (17-15). Vantaggio che viene annullato da Loser e Ben Tara (20-20). Importantissimi i due ace consecutivi del tunisino (20-22) che fornisce ai bianconeri lo slancio per chiudere sul 22-25 (errore al servizio di Bienek).

Si inizia ad accarezzare l’idea di chiudere la final four senza set al passivo: Ben Tara ed Ishikawa tengono Perugia avanti (3-5). Russell fa ace ed è pari 11. E’ la svolta della partita, che vede il Warta allungare sul 23-19 proprio quando le energie sembravano venire a mancare. Ensing realizza il 25-20 che significa due a uno.

Spinta da un pubblico incredibile la formazione gialloverde cerca in ogni modo, come del resto era preventivabile, di restare attaccata al risultato. E’ un continuo punto a punto (14-14 con Plontytskyi e 21-21 con Ben Tara), decidono l’attacco di Butrin e quello terminato out di Ishikawa. Chiude Bienek con il colpo del 25-22.

Si va dunque al tie braek che vede Perugia ritrovare la giusta convinzione. Loser stampa un murone su Russel (2-6), ma lo statunitense non demorde (5-6). Ben Tara e Solè allungano nuovamente e portano la sfida al cambio di campo (5-8). Questi ultimi, al rientro in campo, riescono a tenere il vantaggio (7-11), ma Russel è ancora l’ultimo ad arrendersi (10-12). Ishikawa e Plontytskyi scacciano ogni timore (10-14), “Kalashnikov” trova il mani out che consegna alla Sir l’agognato trofeo. 

Il tabellino

WARTA ZAWIERCIE – SIR SICOMA MONINI PERUGIA 2-3

Parziali: 22-25, 22-25, 25-20, 25-22, 10-15

ARBITRI

Ivaylo Ivanov (Bulgaria), David Fernandez Fuentes (Spagna)

LE CIFRE 

WARTA ZAWIERCIE: Tavares 2, Butryn 9, Kwolek 12, Russel 25, Zniszczoł 7, Bieniek 12, Perry (lib), Ensing 9, Łaba, Markiewicz. N.E. Gregorowicz (Lib), Nowosielski, Nasrimastanabad.

All. Michal Winiarski, vice Pawel Rusek.

SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Giannelli 3, Ben Tara 22, Loser 11, Solè 5, Plotnytskyi 18,  Ishikawa 20, Colaci (libero), Herrera 1, Semeniuk, N.E: Piccinelli (lib), Candellaro, Cianciotta Zoppellari, Usowicz.

All. Angelo Lorenzetti, vice all. Massimiliano Giaccardi.

ZAWIERCE:  b.s. 14, ace 4, ric. pos. 51%, ric. prf. 34%, att. 43%, 8 muri.

PERUGIA:  b.s. 24, ace 5, ric. pos. 44% ric. prf. 17%,  att. 53%, 8 muri.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »