Volkswagen, spiraglio sulle fabbriche: verso accordo che evita chiusure
Salve le fabbriche della Volkswagen in Germania? Si apre uno spiraglio: azienda e sindacati sono impegnati da quattro giorni in un intenso round negoziale e secondo l’agenzia Bloomberg si stanno avvicinando a un accordo che eviterebbe la chiusura degli impianti. I manager della casa automobilistica avevano minacciato di chiuderne fino a tre, con migliaia di esuberi.
Verrebbero anche ripristinati gli accordi che sospendono i licenziamenti collettivi fino al 2030. In cambio, i lavoratori rinuncerebbero ai bonus retributivi. La trattativa è ancora in corso.
Altre misure di riduzione dei costi sul tavolo includono lo spostamento della produzione della Golf dalla sede centrale di Wolfsburg al Messico e lo stop alla produzione di veicoli elettrici a marchio VW a Zwickau.
Su queste basi, l’accordo sembra più vicino alla proposta di Ig Metall, che aveva offerto tagli del costo del lavoro per 1,5 miliardi e riduzione dell’orario, ma si era fermamente opposto alla chiusura di stabilimenti, portando oltre 100mila dipendenti del gruppo a scioperare due volte. Il sindacato ha minacciato una escalation nel 2025, se non ci sarà un accordo entro Natale. Quello in corso è il quinto round di negoziati ed è iniziato lunedì 16 dicembre.
La vertenza è già all’attenzione del Governo e rischia di agitare la campagna elettorale in vista delle elezioni anticipate di febbraio. Il cancelliere uscente, Olaf Scholz, nei giorni scorsi è intervenuto, affermando che «non sarebbe giusto chiudere le fabbriche».
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