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Vittorio Emanuele di Savoia, il ‘giallo’ della salma: ecco perché (per ora) non è a Superga

L’ultimo viaggio di Vittorio Emanuele di Savoia si è concluso pubblicamente all’interno del Duomo di Torino con i funerali avvenuti il 10 febbraio scorso. Qui, il figlio Emanuele Filiberto di Savoia, si è proteso per l’ultima volta verso la bara in legno chiaro prima che il carro funebre potesse partire per una destinazione misteriosa. Non è dato sapere dove, dal momento che il feretro non è stato portato a Superga.

Dov’è il principe? “Non lo sappiamo neanche noi, ci vorranno almeno un paio di settimane”, fanno sapere dall’entourage della Casa di Savoia. Vittorio Emanuele dovrà essere prima cremato e poi successivamente tumulato nella Basilica. Per compiere questi passaggi però occorrono dei permessi speciali che, stando alla burocrazia, potrebbero richiedere tempi più estesi. Il principe verrà cremato nel Tempio crematorio di Biella, ma per fare trasferire le sue ceneri a Torino occorrerà necessariamente l’autorizzazione del Comune da cui le ceneri dovranno partire (quindi Biella) e poi Ginevra, località Svizzera dove risiede la famiglia Savoia.

Nel frattempo, però, dove si trova la salma di Vittorio Emanuele di Savoia? In un luogo segreto (per l’appunto) per evitare il rischio che la sua bara venga trafugata da qualche malintenzionato. Fatto analogo già successo anche con Mike Bongiorno, le cui spoglie furono rubate dal cimitero di Dagnente (frazione di Arona). Le spoglie del principe attualmente si trovano all’interno di una bara di rovere con una fodera in zinco pesante 200 chili, in attesa di poter tornare tra circa un mese a Superga e lasciare (nuovamente) l’attuale luogo top secret dove giace.


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