Vittoria e la lite tra il sindaco e il professionista a palazzo di Città, parla Aiello: “E’ venuto senza carte, senza documenti. Con i fondi Pnrr non si può scherzare”
Il primo cittadino racconta il proprio punto di vista sul nuovo episodio che sta facendo discutere la politica cittadina
Tiene banco a palazzo Iacono la vicenda del sindaco Francesco Aiello che, stando a quanto denunciato dal consigliere comunale Alfredo Vinciguerra, ieri sera in aula, avrebbe avuto, sempre nella giornata di ieri, un alterco con un professionista dipendente del Comune durante una riunione di confronto sullo stato di avanzamento delle opere pubbliche legate ai fondi Pnrr. Insoddisfatto dalle risposte ricevute dal professionista in questione, che a quanto pare sta curando gli incartamenti legati a palazzo Ricca, il primo cittadino avrebbe invitato prima quest’ultimo a lasciare la riunione, apostrofandolo pesantemente, e poi, al diniego di quest’ultimo, lo avrebbe strattonato per invitarlo ad andarsene. Insomma, sembrerebbe che si sia sfiorata anche la lite corpo a corpo sebbene siano intervenuti alcuni dei presenti per portare la calma. Il professionista è andato a denunciare le circostanze al commissariato di Pubblica sicurezza mentre, in serata, la vicenda è stata resa di pubblico dominio dal consigliere Vinciguerra che ha parlato di una situazione inaccettabile chiedendo che il caso possa essere chiarito sotto tutti i suoi aspetti anche dai banchi dell’aula consiliare.
Richiesto di dire la propria sulla questione, ecco che cosa il sindaco Francesco Aiello a riferito a “La Sicilia” sul delicato argomento: “Con il Pnrr non si può scherzare, è un fronte di 22 opere che avanza, il rapporto con Regis, la piattaforma del ministero, deve essere intrattenuto nella maniera migliore. Invece, il professionista in questione è venuto senza documenti, senza carte, non ha giustificato perché siamo stati esclusi da questa finestra. Sì, c’è stata un po’ di sarabanda, l’ho invitato a uscire dalla riunione. Ora dovrò verificare alcune cose. Il professionista di cui parlo ha un’area di posizione, è inquadrato all’Urbanistica, poi è anche alla Cuc. Sono, a dirla tutta, delle situazioni che fanno riferimento a una mala gestio antica. Si può dire che è il disastro più grave che le vecchie gestioni, compresa quella dei commissari, hanno procurato alla città, è legata al personale. Il professionista gestiva solo un’opera, quella di palazzo Ricca. E mi fai perdere la finestra? Mi arriva la nota della Regis che mi dice: perché non rispondete? No, non l’accetto. Io ho avuto una lite, quindi, sulla questione morale, sulle regole che bisogna seguire. Se hai problemi, vieni da me, me lo dici e mi chiarisci quali sono le difficoltà e cerchiamo di risolvere. Certo, il tutto, poi, condito dalla mia caratterialità, ha determinato quello che è accaduto. Ma sono determinato ad andare avanti per il bene della mia città”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA