Visita guidata nella chiesa di Santa Chiara, cuore d’oro del barocco abruzzese

L’Archeoclub d’Italia sezione di Chieti organizza, il 22 novembre alle 10,30, la visita guidata alla chiesa di Santa Chiara, cuore d’oro del barocco abruzzese.
Si tratta del primo appuntamento che l’associazione organizza dopo che l’assemblea dei soci ha rinnovato gli organi direttivi.
Le sfarzose architetture e le ricche decorazioni di questa chiesa, in passato annessa al monastero fondato dalle Clarisse, rappresentano uno dei più significativi esempi dell’arte barocca in terra d’Abruzzo. La prima pietra della chiesa teatina intitolata a Santa Chiara fu posta dall’arcivescovo Stefano Saulo nel 1644, la consacrazione avvenne nel 1720 alla presenza della badessa Maria Giacinta Valignani.Le decorazioni barocche, realizzate in un arco di tempo ampio, tra la fine del Seicento e la fine del secolo successivo, sono opera dei fratelli Antonio e Giuseppe Piazza e di artisti lombardi, in particolare i fratelli Carlo e Antonio Piazzola.
Di rilievo le opere custodite nella chiesa realizzate da artisti teatini e l’organo settecentesco in legno intagliato e dorato opera dell’abruzzese Adriano Fedri (Atri, 1727 – 1797), abile intagliatore e costruttore di organi appartenente alla famiglia di organisti Fedeli-Fedri originari delle Marche, autore anche dell’organo monumentale della Basilica di San Bernardino a L’Aquila. Con l’aiuto dell’importante famiglia teatina dei Valignani, il cui emblema è scolpito sul pulpito ligneo che arreda la navata della chiesa, le Clarisse acquistarono il monastero di Santo Spirito dei Celestini, diventato, dopo la soppressione degli ordini religiosi, l’attuale sede del Comando dei Carabinieri di Chieti.
La visita guidata gratuita si svolgerà dalle 10,30 alle 12 con appuntamento presso l’edicola di piazza Matteotti, per gruppi di 10 persone rispettando l’ordine di prenotazione tramite WhatsApp al numero 3391484482
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