Emilia Romagna

visita-conferenza dedicata ad “Artisti, artieri e artigiani a Palazzo Schifanoia”

CULTURA – Domenica 15 giugno 2025 alle 10:00 a cura della Società Dante Alighieri


Nel 30.o anniversario dall’iscrizione di Ferrara nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO (1995-2025), la Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara aps ha programmato una ricca e variegata serie di oltre venti appuntamenti, il cui articolato svolgimento (incontri pubblici, letture, visite-conferenze, “trasferte culturali”) si protrarrà fino a primavera 2026.

L’iniziativa si propone di favorire lo sviluppo di una sensibilità e una coscienza storico-critica, di accrescere e di affinare nei fruitori la consapevolezza del ruolo primario un tempo rivestito dalla capitale della Signoria estense e del valore rappresentato dal “paesaggio culturale” deltizio padano, di raggiungere adeguati livelli di inclusività e partecipazione.Il progetto di promozione culturale si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara, con il contributo di Società Dante Alighieri (sede centrale).

Dopo le visite-conferenze d’inizio giugno, che si sono svolte al Museo della Cattedrale e in Pinacoteca Nazionale di Ferrara, questo l’ultimo appuntamento del mese, prima della pausa estiva:
Visita-conferenza domenica 15 giugno (h. 10.00-12.00) su “Artisti, artieri e artigiani a Palazzo Schifanoia” con relatore prof. Alberto Andreoli, presidente del Comitato di Ferrara della Società Dante Alighieri.

Luogo di incontro: all’ingresso del Museo di Schifanoia (via Scandiana, 23); ingresso a carico dei partecipanti.
Il “palazzo di Schivanoio appresso a Sancto Andrea”, fondato alla fine del Trecento dal marchese Alberto V d’Este e oggetto di successivi ampliamenti quattrocenteschi, deve l’odierna fama internazionale al ciclo di pitture parietali del Salone dei Mesi, «il piùimportante affresco del secondo Quattrocento commissionato da una corte nord-italiana che ci sia pervenuto» (G. Briganti 1986). Il complesso della decorazione, conservato solo in parte, fu dipinto da un’equipe di pittori di diversa qualità e competenza, tra i quali: Francesco del Cossa, Baldassarre d’Este, forse Ercole de’ Roberti, il Maestro dagli occhi spalancati, il Maestro dell’Agosto, il Maestro di Vesta ed altri non meglio identificati artisti “ferraresi”. In età borsiana, le trasformazioni architettoniche del palazzo furono sovraintese da Pietro degli Ordini, con la collaborazione di Biagio Rossetti; alle decorazioni lapidee, quali la “bella porta con lo stemma in alto” (J. Burckhardt), si dedicarono i “tajapetra” Ambrogio da Milano e Antonio di Gregorio; a quelle lignee e in stucco della Sala delle Virtù o degli Stucchi l’intarsiator lignaminum Domenico di Paris e Bongiovanni di Geminiano.
(Comunicato a cura di Società Dante Alighieri – Comitato di Ferrara aps)



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Palazzo Schifanoia, Ferrara


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