Violenza di genere, Consiglio comunale aperto a Cosenza
Si è svolto un Consiglio comunale aperto a Cosenza in occasione della giornata mondiale contro la violenza di genere
COSENZA – Non un semplice appuntamento istituzionale intriso di solenni formalità. Il Consiglio comunale aperto dedicato al contrasto della violenza di genere ha fornito spunti di riflessione e confronto su un fenomeno diffuso che sconvolge la quotidianità di tante donne e famiglie. Un problema culturale che la società deve affrontare a viso aperto attraverso una rete di tutele, prevenzione e consapevolezza.
VIOLENZA DI GENERE, LE PAROLE DI ANTONIETTA COZZA
In avvio di seduta c’è stata la relazione introduttiva della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza. «La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne non è una ricorrenza da calendario: è un dolore che ci attraversa, una sfida che ci chiama, un impegno che ci obbliga. È una giornata necessaria, e proprio per questo dolorosa: perché esiste solo perché la violenza non è ancora finita», ha affermato Cozza.
«Come delegata alla Cultura, credo profondamente che la cultura sia il nostro scudo più forte. La cultura salva, previene. La cultura ci insegna a metterci nei panni degli altri, a riconoscere il dolore, a rispettare i confini, a comprendere la complessità e cambia le menti. E quando cambiano le menti, cambiano anche le società. E finché esisterà, non potremo tacere», ha sottolineato Cozza.
GLI INTERVENTI DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE
In occasione della seduta del civico consesso il giornalista Arcangelo Badolati attraverso il tema “Io d’amore non muoio”, ha compiuto un viaggio nella violenza di genere, tra letteratura, storia e cronaca, attraversando le storie di donne, dall’antichità ai giorni nostri. Il Consiglio comunale è stato aperto alla cittadinanza, alle scuole, alle associazioni e alle altre istituzioni del territorio.
Sono poi seguiti gli interventi di Stefania Bevilacqua delle Consulta Intercultura di Cosenza che focalizzato l’attenzione sulla violenza perpetrata nei confronti delle donne straniere, migranti e rom, della consigliera Alessandra Bresciani che ha approfondito il rapporto tra il mondo della politica e le donne, la violenza economica sulle donne e sulle logiche perverse e criminali del revenge porn. Infine sono intervenute Rita Carravetta di “Spazio Donna Cosenza”, le studentesse del “Lucrezia Della Valle” Ida Briglio e Miriam Timpano e il consigliere Gianfranco Tinto.
IL MONITO DEL SINDACO DI COSENZA FRANZ CARUSO
È poi seguito l’intervento del sindaco di Cosenza Franz Caruso. «Questa mattina, 25 novembre, sono stato al liceo scientifico “Scorza” dove c’è stata un’iniziativa dedicata a Roberta Lanzino. Una storia triste che purtroppo si ripete costantemente in Calabria e in Italia», ha esordito Caruso. «Bisogna cambiare la cultura dell’uomo rispetto alla donna e la rappresentazione di un sentimento così importante come l’amore che non può essere mai criminale», ha aggiunto il sindaco.
«Quando ci sono dei segnali vanno colti sempre attraverso la condivisione e la denuncia. Non dovete avere paura. La violenza spesso non nasce con delle tumefazioni e delle lesioni ma con parole e comportamenti», ha evidenziato il sindaco rivolgendosi alle ragazze presenti nella sala consiliare. «Bisogna diffondere la cultura del rispetto, queste giornate devono essere diffuse e partecipate non solo il 25 novembre bensì 365 giorni all’anno», ha concluso il primo cittadino.
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