Vino: Graziani, Colli orientali preziosi e da raccontare – Mondo Agricolo
“Una realtà enologica
che, pur di piccole dimensioni, si distingue per autenticità e
qualità”. E’ il commento di Chiara Graziani, sommelier e Floor
Manager del ristorante Geranium di Copenaghen (3* Michelin) alla
visita in Friuli nell’ambito dell’attività di incoming
organizzata dal Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo in
collaborazione con il divulgatore enoico Francesco Saverio
Russo.
“Visitare la zona dei Colli Orientali del Friuli ha
significato esplorare” questa realtà enologica, ha aggiunto.
Fresca di nomina come Miglior Sommelier 2025 dalla guida
Identità Golosec, Graziani spiega che “la fortuna di lavorare in
Danimarca è avere una clientela curiosa e variegata. C’è sempre
chi cerca certezze e zone vinicole consolidate, ma è bello
lavorare con persone che vogliono non solo un vino buono, ma un
vino che sia il risultato di un percorso fatto bene e raccontato
con passione, direttamente dalla vigna”.
I vini del Fvg sono per lei una sfida e una opportunità: “A
parte qualche Sauvignon, già riconosciuto a livello
internazionale, i vini friulani hanno bisogno di essere
raccontati. Ma una volta proposti, vengono accolti con grande
calore, anche in abbinamento ai piatti. Mi ha colpita la
coesione tra i vignaioli friulani, la voglia di crescere insieme
e di promuovere il territorio in maniera continuativa”. Tra i
vitigni, quello che l’ha affascinata di più è stato il Friulano,
per la capacità di evolvere nel tempo: “Ho assaggiato bottiglie
di vent’anni ancora vive e vibranti, con espressioni giovani e
fresche.” Dal punto di vista gastronomico, Graziani trova una
sintonia speciale tra questo vino e la cucina nordica: “Un
piatto tipico danese con mandorla, noci fresche, tartufo, spuma
di cavolfiore fermentato e una spiccata acidità crea un perfetto
equilibrio con il vino, ripulendo il palato”.
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