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Vino: export cooperative avanti tutta, +130% in 12 anni – Vino

(ANSA) – ROMA, 27 MAR – Procede a vele spiegate
l’internazionalizzazione delle vendite di vino delle tre
centrali di Alleanza cooperative con un fatturato aggregato
derivante dall’export delle cantine sociali a quota 2 miliardi
di euro, pari a circa un terzo di tutto il vino italiano
commercializzato all’estero. In una dozzina di anni, tra il 2010
e il 2022, il fatturato generato dall’export delle cantine
aderenti ad Alleanza cooperative ha registrato una crescita del
130%, con un trend superiore all’andamento delle esportazioni
nazionali di vino che nello stesso periodo sono cresciute del
101%. Anche il fatturato complessivo è aumentato dell’88%, a
conferma di una crescita economica e un posizionamento
importante conquistato dalle oltre 379 cooperative italiane con
oltre 110mila soci, che producono il 58% del vino italiano,
realizzando un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro, il 40% del
totale del fatturato del vino nazionale. È quanto emerge
dall’indagine sul grado di internazionalizzazione delle
cooperative vitivinicole realizzato da Ismea per Alleanza delle
cooperative e presentata oggi a Roma. Alla conferenza stampa è
stato ufficializzato l’avvio di un protocollo di intesa tra
Alleanza cooperative e Ismea, finalizzato ad analizzare i dati
strutturali del settore, il mercato e il commercio estero, con
particolare riferimento al mondo della cooperazione.

Analizzando nel dettaglio le varie tipologie di impresa, dallo
studio di Ismea sui bilanci delle cantine emerge che a crescere
di più negli ultimi 12 anni come fatturato totale sono state le
medie imprese, mentre quelle che sono riuscite a realizzare
performance migliori sui mercati esteri sono le imprese che
hanno fatturati superiori a 50 milioni di euro. “Solo le
microimprese hanno avuto un calo (-10%) delle vendite sui
mercati esteri, a conferma – ha spiegato Carlo Piccinini,
presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari – che se le
dimensioni aziendali calano, si registrano contrazioni sui
mercati esteri”. (ANSA).

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