Toscana

Vigili urbani senza divisa


Nuovi vigili urbani senza divisa e nessun cambio per chi è in servizio da anni? “Questo è un problema, ma è solo la punta dell’iceberg per gli agenti della polizia municipale di Arezzo”. A spiegare le motivazioni è Mirko Paceschi, recentemente eletto nella Rsu, la rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Arezzo, in quota Cgil. 

I sindacati hanno pronta una piattaforma per porre, di nuovo, al centro delle trattative con l’amministrazione una serie di punti che giudicano fondamentali, tra le quali quella della mancanza delle divise. “Sono le stesse richieste portate avanti anche dai rappresentanti dei lavoratori nello scorso mandato, ma non ci sono state soluzioni e così noi le riporteremo a breve sul tavolo dell’amministrazione” spiega Paceschi. Tra le problematiche da affrontare include la sede del comando della municipale, l’uso del teser, il gratuito patrocinio, la formazione, le indennità di rischio, i mezzi e le divise obsolete.

L’uso degli agenti negli eventi privati

“Al primo punto c’è il regolamento per l’uso della polizia locale negli eventi dei privati per sovrintendere alla sicurezza e alla viabilità. Secondo la normativa nazionale e il regolamento del comune di Arezzo approvato nel 2018, questi dovrebbero essere a pagamento, cioè gli organizzatori dovrebbero sostenere il costo del servizio. Ma ad Arezzo nessuna manifestazione ha mai pagato perché, con le richieste di patrocinio, la giunta le approva includendo la gratuità delle prestazioni e non come prevede la legge. Su questo noi non siamo d’accordo” dichiara Paceschi. 

Il gratuito patrocinio e il teser

“Potrebbe accadere che un dipendente debba difendersi in giudizio perché indagato per fatti riferiti al suo ufficio. Chiediamo che venga riconosciuto il gratuito patrocinio, che l’amministrazione anticipi le spese legali, salvo che ci siano evidenti conflitti d’interesse. E poi alla fine di un eventuale processo se il dipendente è ritenuto colpevole, l’amministrazione si rifarebbe su di lui per recuperare quelle somme. Il decreto sicurezza lo ha riconosciuto alle forze di polizia, ma il Comune a noi dice di no e concede la copertura delle spese solo a conclusione del processo”.

Annunciato da anni ma di fatto ancora non entrato nell’uso della polizia municipale, la Rsu si occupa anche della questione del taser: “È un’arma in senso giuridico e quindi lo useremo nel momento in cui sarà chiarita la questione della tutela legale e quindi sarà approvato il gratuito patrocinio”.

Una sede piccola e un cantiere che non risolve

“Da sempre abbiamo ribadito che la sede futura in via Filzi non è adatta alle esigenze di un comando di polizia municipale e si è rivelata non adatta anche la procedura adottata, tanto che adesso c’è uno scheletro immobiliare fermo e per il quale non si vede una luce in fondo al tunnel. Per noi sarebbe importante ampliare la sede attuale e questo è possibile prendendo gli spazi rimasti liberi dal trasporto scolastico e progettando una ristrutturazione. Si tratta di locali di Atam e quindi per il comune si tratterebbe di una partita di giro, non è più rimandabile perché ora manca anche lo spazio per una riunione operativa”.

Indennità e formazione

“Noi chiediamo un aumento dell’indennità di rischio per l’attività esterna perché al momento prendiamo 6 euro al giorno e cioè meno della metà di molti capoluoghi toscani. E questo è proprio uno dei punti chiave della contrattazione decentrata al quale si somma anche la necessità di attuare un programma di aggiornamento e formazione continuo. Per noi ci sarebbero 40 ore di formazione specialistica all’anno ad esempio” aggiunge Paceschi.

Divise che mancano e mezzi con 100mila km

Dal 16 di dicembre sono stati assunti 10 nuovi vigili urbani. Hanno compiuto il periodo di formazione e adesso sono nella fase dell’affiancamento a piedi. Li vediamo in centro accanto ad altri agenti esperti e li notiamo bene perché indossano le pettorine gialle, come quella nella foto di copertina. A loro non è stata fornita ancora la divisa, nonostante siano passati mesi dall’assunzione. Dal comando fanno sapere che le avranno alla fine del previsto periodo di prova, ma i sindacati sono di altra opinione.

“I neo assunti non hanno il vestiario ufficiale nonostante escano fuori con i colleghi e questo è molto evidente. Nel magazzino ci sono poche rimanenze che non possono coprire le richieste e il problema riguarda tutti gli agenti che non hanno ricambio. Le divise sono tutte logore, hanno anche scritte diverse e non sono omogenee. Secondo noi c’è stata una programmazione degli acquisti sbagliata e adesso c’è da bandire la gara per la fornitura in maniera urgente” spiega ancora Paceschi che aggiunge alcune specifiche sulle condizioni anche dei mezzi: “le auto sono obsolete, alcune adesso hanno 100mila km, hanno bisogno di manutenzione che viene fatta fuori dal territorio del comune di Arezzo e questo crea problemi per portarle e riprenderle. Invece che continuare ad acquistare i mezzi, noi pensiamo che averli tramite leasing risolverebbe tutto”.


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