VIDEO: Pynch – Post-Punk / New-Wave

I Pynch sono una band di Chillburn, Londra e hanno al loro attivo solo un LP, “Howling At A Concrete Moon”, uscito ad aprile 2023.
Oggi la band inglese annuncia il suo sophomore, “Big Noise“, in uscita il prossimo 3 ottobre, via Chillburn Recordings / State51 Conspiracy.
Nel nuovo LP “Beautfiul Noise”, i Pynch si sono concentrati meno sul dare un senso al mondo che li circonda rispetto al lavoro precedente e il loro secondo album completo sposta lo sguardo verso l’interno, intraprendendo un viaggio attraverso l’amore, la morte, la fede e la ricerca di un significato attraverso l’arte.
Prodotto dal frontman Spencer Enock nell’home-studio della band, con la batteria registrata da Andy Ramsay degli Stereolab ai Press Play Studios, “Beautiful Noise” è un’odissea lo-fi che risulta più intima e ambiziosa rispetto al suo predecessore. Mixato da Jimmy Robertson (Fat Dog, Los Campesinos!), l’album è un caleidoscopio di distorsioni, synth new wave, breakbeat e voci glitch presentate in modo giocoso e fai-da-te.
Un’esplorazione dell’amore, della morte e della ricerca di significato attraverso l’arte, che fonde l’elettronica glitch con il fascino del rock slacker e la sincerità poetica. “Beautiful Noise” si ritaglia il proprio spazio a metà strada tra Pavement, Blur e New Order. Il disco introduce il nuovo membro Myles Gammon ai sintetizzatori e presenta la voce e la batteria di Julianna Hopkins. La copertina è stata realizzata dal fratello di Spencer, Scott, utilizzando foto 35 mm sviluppate a mano per riecheggiare visivamente lo spirito fai-da-te del disco.
“Beautiful Noise” è la testimonianza di una band che non ha paura di mostrarsi vulnerabile, di porre domande e di creare qualcosa di disordinato, umano e silenziosamente trascendente.
Ad anticipare la release ecco il nuovo singolo “Post-Punk / New-Wave”, accompagnato da un video diretto da Macgregor Marshfield.
Il chitarrista e cantante Spencer Enock spiega:
Abbiamo voluto annunciare “Beautiful Noise” con “Post-Punk / New-Wave” perché cattura lo spirito giocoso del disco e in un certo senso racconta la storia della band attraverso i suoi testi. È una visione ironica ma sincera del fare musica DIY nel mondo moderno e mi piace che sembri una canzone pop senza avere realmente un ritornello, come una band rock slacker in fuga.
Il brano viaggia su piacevoli territori slacker-rock, godendo di ottime melodie poppy, di splendidi coretti e di una gradevole malinconia dai profumi estivi e solo nel finale si lascia andare, lasciando spazio a un’esplosività chitarristica: rilassato e piacevole!
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