Vibo Valentia, rivolta in carcere con spranghe e “lanciafiamme”: agenti evitano la strage
Un grave episodio si è verificato martedì sera nella casa circondariale di Vibo Valentia, ma la prontezza e la professionalità della Polizia penitenziaria hanno evitato il peggio. A renderlo noto è l’Osapp, tramite il segretario provinciale Sandrino Scalzo.
L’allarme è scattato alle 18,19, quando il personale del reparto di Media sicurezza ha avviato un controllo su due detenuti sospettati di possedere oggetti non consentiti. Alla vista degli agenti, i due si sono barricati in cella e hanno dato inizio a una violenta reazione, armati di pezzi metallici ricavati da un tavolo e trasformati in spranghe e di un fornello a gas, usato come un vero e proprio lanciafiamme artigianale. Nonostante il pericolo di ustioni e lesioni gravi, gli agenti hanno mantenuto sangue freddo e hanno gestito la crisi con fermezza, alternando prontezza operativa e mediazione, ripristinando l’ordine senza che nessuno riportasse ferite. Una volta ristabilita la calma, la perquisizione ha consentito di individuare il motivo della violenta resistenza: nella cella è stato trovato uno smartphone. I due detenuti sono stati isolati e deferiti all’autorità giudiziaria.
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