Vibo, il presidente della Provincia delibera la stabilizzazione dei Tis e si avvia alle dimissioni
Il presidente della Provincia di Vibo Valentia ha approvato l’avvio delle procedure di stabilizzazione dei 35 Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) in servizio da anni presso l’Ente ma, ormai senza il sostegno politico della sua maggioranza, si avvia alle dimissioni
VIBO VALENTIA – È ufficiale: la Provincia di Vibo Valentia ha approvato l’avvio delle procedure di stabilizzazione dei 35 Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) in servizio da anni presso l’Ente. Con la deliberazione n. 136/2025 firmata il 31 luglio dal presidente Corrado Antonio L’Andolina, è stato espresso l’indirizzo politico-amministrativo di procedere al loro reclutamento tramite la procedura ex art. 16 della legge 56/1987. Una decisione a sorpresa visto che nel consiglio provinciale di questo pomeriggio lo stesso capo dell’esecutivo provinciale aveva manifestato l’intenzione opposta evidenziando la mancanza dell’approvazione del bilancio – a seguito dell’abbandono dell’aula di Forza Italia e del gruppo di Centro – e la copertura finanziaria. Di contro le opposizioni avevano rilevato che si trattava solo di un atto di indirizzo propedeutico alla possibilità di stabilizzare i 35 tirocinanti presenti sia stamattina nel corso dell’assemblea dei sindaci con il presidente che nel pomeriggio durante il consesso provinciale.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VIBO, CORRADO L’ANDOLINA, VERSO LE DIMISSIONI
Un atto atteso da tempo, dopo settimane di tensioni politiche, proteste e appelli da più fronti, dai partiti di opposizione al Partito Democratico fino ai consiglieri provinciali di quella che fino a pochi giorni fa era stata la maggioranza del presidente L’Andolina il quale di fatto ha tranciato i ponti con il suo partito di appartenenza Forza Italia ma, spiega, sol perché “sono stati loro a sfiduciarmi”. Il provvedimento rappresenta ora un passaggio decisivo per offrire a 35 famiglie un’opportunità concreta di stabilità e dignità lavorativa. Domani il presidente – rimasto ormai privo di appoggio politico – dovrebbe annunciare le dimissioni.
La misura rientra all’interno del piano straordinario di stabilizzazione promosso dalla Regione Calabria con un contributo di 54.000 euro per ciascun tirocinante, da erogarsi nel periodo 2025-2029, coprendo integralmente i costi per i primi quattro anni. A questi si aggiungeranno ulteriori risorse statali per un totale di 5 milioni di euro, rendendo l’intera operazione sostenibile per le finanze dell’Ente, almeno fino alla fine del finanziamento.
LA DELIBERA DI STABILIZZAZIONE DEI TIROCINANTI DELLA PROVINCIA DI VIBO
Nel documento, la Provincia riconosce ufficialmente il ruolo svolto dai TIS nei settori chiave dell’amministrazione – dalla manutenzione al supporto scolastico – e la loro importanza nel garantire la continuità dei servizi pubblici, specie in un contesto di forte carenza di organico.
La delibera prevede l’inquadramento dei lavoratori stabilizzati nell’Area Operatori con contratto part-time di 18 ore settimanali, subordinato però all’approvazione del bilancio triennale 2025/2027 (bloccato per mancanza del numero legale), nonché ai pareri del revisore dei conti e dell’organo ministeriale Cosfel. L’amministrazione provinciale si impegna inoltre ad aggiornare il piano del fabbisogno del personale (PIAO); valorizzare l’esperienza maturata dai TIS attraverso criteri premiali nella selezione; riservare almeno il 30% della capacità assunzionale ad altre figure professionali; richiedere a Governo e Regione la storicizzazione dei fondi, per garantire continuità oltre il 2029. Infine, con votazione unanime, l’atto è stato dichiarato immediatamente esecutivo, per rispettare i termini previsti dalla Regione Calabria. È previsto l’invio del provvedimento anche alle massime istituzioni nazionali, inclusi i Presidenti di Camera e Senato e tutti i gruppi parlamentari.
Dopo mesi di mobilitazione, il primo passo è stato compiuto. Ora si attende l’approvazione del bilancio – oggi saltato per l’assenza del numero legale dopo che Forza Italia e il Centro hanno abbandonato l’aula al momento del voto – e l’attivazione concreta della procedura per trasformare un diritto atteso da anni in una realtà lavorativa.


GLI APPELLI DEI GRUPPI CONSILIARI PER I TIS E LA RICHIESTA DI DIMISSIONI
Non sono quindi andati delusi gli appelli dei vari gruppi consiliari al presidente della Provincia per lo sblocco della procedura per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale. A lanciare l’ultimo, accorato invito erano stati il Consigliere Provinciale Vincenzo Lentini e il Vicepresidente della Provincia Nicola Lasorba, parlando di un’occasione “da non perdere” per dare risposte concrete a decine di famiglie: «Non possiamo accettare che la Provincia, l’ente con il maggior numero di TIS in organico, non abbia ancora fornito una risposta definitiva sul loro futuro. È ora di agire, il momento è adesso, non domani».
Lentini e Lasorba sottolineavano come la Regione Calabria abbia messo in campo una misura straordinaria, innalzando a 54.000 euro il contributo per ogni tirocinante stabilizzato, rendendo l’operazione di fatto a costo quasi zero per gli enti, grazie anche alla copertura fino al 2029.
Noi Moderati si era unita all’appello, per bocca del segretario provinciale Nicola Brosio: «Ogni ritardo è ingiustificabile. Il futuro di questi lavoratori è appeso a una delibera che non arriva. In un territorio fragile come il nostro, anche 700 euro al mese possono rappresentare la differenza tra dignità e disagio sociale». Il partito denunciava la mancata adesione alla piattaforma regionale da parte della Provincia, a fronte di una procedura prevista dalla legge (art. 16 della Legge 56/1987) e già adottata da numerosi Comuni calabresi, anche in dissesto.
IL PD: “BENE LA DELIBERA, MA ADESSO DIA LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VIBO”
All’esito della svolta il Pd, nelle persone della segretaria provinciale Teresa Esposito, e del consigliere provinciale Antonino Schinella prendono atto con soddisfazione della dietrofront di L’Andolina parlando di “decisione attesa da tanto, frutto anche delle numerose pressioni esercitate in questi giorni, che offre finalmente maggiori certezze a oltre trenta lavoratori e alle rispettive famiglie”, ma allo stesso tempo rilevano il dato politico evidenziando che la delibera “arriva in un contesto di evidente difficoltà amministrativa. Il Presidente, nei fatti, non dispone più di una maggioranza solida, come si evince dall’assemblea dei sindaci che ha oggi ha disertato la chiamata del presidente. Insomma, è ora di voltare pagina. Chiediamo pertanto le sue dimissioni, atto necessario per aprire una nuova stagione politica, fondata su partecipazione e responsabilità verso il territorio e i suoi cittadini”.
E domani, come detto, Corrado L’Andolina, che si oggi è preso una notte per riflettere, dovrebbe annunciare domani le dimissioni dalla presidente della Provincia di Vibo.
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