Lazio

viaggio nella Capitale della contraffazione

Cammini per via del Corso, le vetrine brillano: Gucci, Louis Vuitton, Prada. Ma basta svoltare l’angolo, ed ecco apparire un altro mondo. Borse “griffate” stese su teli improvvisati, scarpe da ginnastica da sogno vendute a 30 euro, occhiali da sole che imitano i brand più cool.

Benvenuti a Roma, capitale del falso. Dove, tra boutique dorate e mercatini improvvisati, si muove una seconda economia: invisibile, illecita, ma organizzata fino all’ultimo centesimo.

Roma, è la provincia italiana con il più alto numero di sequestri di merce contraffatta. E non parliamo solo di borse e scarpe: nel mirino ci sono anche giocattoli, profumi, elettronica, cosmetici. Tutto rigorosamente senza controlli e spesso pericoloso.

Dietro ogni “affare” comprato per strada o sui social c’è una filiera parallela: magazzini clandestini, laboratori nascosti nei seminterrati, logistica nelle mani di gruppi criminali che conoscono alla perfezione i meccanismi del mercato — e le sue debolezze.

Dove nasce il falso

Dai capannoni fantasma della periferia ai venditori in centro, ogni passaggio è studiato.

Gli ordini arrivano dalla Cina o dall’Est Europa, la merce viene sdoganata in modo opaco, smistata nei depositi di Tor Cervara, Settecamini, Pigneto.

Poi, attraverso un sistema collaudato, raggiunge i venditori: spesso ragazzi stranieri, ultimi anelli di una catena che frutta milioni.

Un click e il tarocco è a casa tua

La contraffazione oggi non è più solo per strada. È nei gruppi Telegram, oppure nei social meno conosciuti, dove con due messaggi ti portano a casa la borsa “identica all’originale”. Pagamento in contanti, niente garanzia. Ma il rischio resta tutto tuo.

Intanto Roma continua a combattere. Blitz, sequestri, campagne di sensibilizzazione. Ma ogni volta che una bancarella sparisce, un’altra è già pronta a comparire.

Il falso costa più di quel che sembra

Sembra solo un acquisto low-cost, ma in realtà costa caro a tutti. Alla legalità, alla sicurezza, all’economia locale. E a volte perfino alla salute dei bambini, se si tratta di giocattoli senza certificazioni.

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Scrivi un commento


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »