Lazio

viaggio nel cantiere del Giubileo dei Giovani 2025

Casco in testa, sguardo determinato e smartphone. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha guidato i cittadini in un video-tour tra i cantieri di Tor Vergata, dove tra pochi giorni prenderà vita il cuore pulsante del Giubileo dei Giovani 2025.

Il 2 e 3 agosto, centinaia di migliaia di pellegrini si ritroveranno su un’area di 96 ettari per partecipare alla veglia e alla messa officiata da papa Leone XIV, in quello che si preannuncia come il momento clou dell’intero anno giubilare.

“È il più grande allestimento logistico e tecnologico mai realizzato per un evento in Italia”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando come neppure il mitico live di Vasco Rossi al Modena Park regga il confronto.

Numeri da capogiro: 179 torri audio e video, contro le 29 del concerto da record. Dieci grandi tende pronte ad accogliere 1000 volontari, altre strutture per 2000 operatori della Croce Rossa, cucine da campo, mense, impianti sanitari e una sala di coordinamento per il controllo di un evento che coinvolgerà giovani da ogni angolo del mondo. Tutto attorno, un campo allestito come una vera e propria piccola città, pronta a vivere due giorni di spiritualità, festa e condivisione.

Non è mancato uno sguardo al futuro. Gualtieri ha voluto sottolineare come molte delle attrezzature logistiche, a partire dalle infrastrutture della Protezione Civile, resteranno operative anche dopo l’evento, in un’ottica di riutilizzo e rafforzamento della capacità di risposta cittadina.

Sul fronte della mobilità, l’amministrazione ha previsto corse straordinarie su metro e treni per agevolare l’afflusso e il deflusso dei partecipanti. L’accesso all’area sarà regolato da tre ingressi principali con controlli di sicurezza, mentre restano sotto osservazione le condizioni meteo: “Per ora non fa troppo caldo, speriamo bene”, ha commentato il sindaco con un sorriso, lasciando intravedere una nota di umana preoccupazione.

Tor Vergata, da eterna incompiuta a palcoscenico mondiale, si prepara così a vivere il suo momento di riscatto. Tra le Vele di Calatrava, spesso simbolo del degrado urbano, si accendono le luci di un evento senza precedenti: una scommessa organizzativa e civile che, se vinta, potrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza per un’intera porzione di città.

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