viaggio a vuoto per tre ragazzi fermati a Roma
Un controllo stradale apparentemente di routine si è trasformato in un’operazione cruciale per i carabinieri della stazione Roma Parioli.
A bordo di un’utilitaria, fermata lungo via del Foro Italico, tre giovani di origine romena hanno mostrato un atteggiamento troppo agitato per passare inosservato.
Quella che sembrava una semplice verifica si è così trasformata in una perquisizione che ha portato alla scoperta di un arsenale di strumenti utilizzabili per effrazioni e furti.
Quel nervosismo che non passa inosservato
Tutto è iniziato quando i militari hanno fermato l’auto, una vecchia utilitaria, per un controllo stradale. A bordo, tre uomini di origini romene: 19, 21 e 27 anni, volti che non erano nuovi alle forze dell’ordine.
Sin dalle prime domande, il trio ha mostrato segni di evidente agitazione. Sguardi bassi, mani che tamburellavano nervosamente sul cruscotto, risposte evasive.
Un dettaglio che ha subito insospettito i carabinieri. “Cosa nascondono?” si saranno chiesti gli agenti. Ed è bastata una rapida ispezione del veicolo per trovare la risposta.
Nel bagagliaio: cacciaviti, tronchesine e molto altro
All’interno dell’auto, nascosti sotto una coperta logora, c’erano tronchesine, cacciaviti, chiavi inglesi, pinze e altri attrezzi tipici del mestiere di uno scassinatore. Tutto l’occorrente per forzare serrature e scassinare porte.
I tre giovani, di fronte alle domande dei carabinieri, non sono riusciti a fornire una spiegazione convincente sul perché avessero con sé quegli oggetti.
“Sono attrezzi da lavoro”, ha tentato di giustificarsi uno di loro, ma la scusa non ha retto a lungo.
Denuncia e sequestro: il trio finisce nei guai
Gli attrezzi sono stati immediatamente sequestrati e i tre uomini sono stati accompagnati in caserma. Dopo le verifiche del caso, è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica per possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso.
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