“Via le macerie entro 7 giorni”
È stata pubblicata oggi l’ordinanza sindacale, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente circostante, con cui si dispone che i proprietari delle unità immobiliari del fabbricato crollato lo scorso 5 marzo (via Luigi Pinto 2-4-6-8-10, in via Edmondo de Amicis 1-3-5-7 e in via Antonio de Robertis 1-3-5-7) provvedano entro 7 giorni, a partire dalla data di notifica, alla rimozione e allo smaltimento delle macerie da demolizione presenti nell’area di cantiere.
L’ordinanza specifica anche che, in caso di presenza di materiali contenenti amianto (MCA), sarà necessario, attraverso l’intervento di un operatore economico autorizzato specializzato nel settore, provvedere alla loro rimozione, trasporto e smaltimento a norma di legge, ossia secondo il Piano di Lavoro redatto. Durante le operazioni di rimozione delle macerie, inoltre, dovrà essere assicurata una costante nebulizzazione al fine di prevenire eventuali dispersioni di particelle nell’aria.
Essendo presente in loco una quantità rilevante di rifiuti derivanti dal crollo e dalla successiva demolizione controllata, si ritiene fondamentale, quindi, evitare qualsiasi rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. Pertanto, in linea con le “Indicazioni operative per la gestione delle macerie a seguito di evento sismico” redatte dal dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ordinanza dispone di provvedere con improcrastinabilità e urgenza alle operazioni di rimozione delle macerie.
Le operazioni di rimozione dovranno essere eseguite, previa autorizzazione da parte dell’Autorità giudiziaria, nel rispetto delle prescrizioni imposte e in coordinamento con le attività di verifica, presidio statico e messa in sicurezza dell’immobile limitrofo all’edificio crollato, sito in via Pinto 16, disposte con ordinanza sindacale n. 813 dello scorso 13 marzo. In caso d’inottemperanza o ingiustificato ritardo nel dare esecuzione a quanto disposto dall’ordinanza, l’amministrazione comunale procederà in via sostitutiva e in danno dei soggetti obbligati.
Come noto, infatti, a seguito del crollo della palazzina in via De Amicis – via Pinto il 5 marzo scorso, è stato disposto il sequestro giudiziario dell’immobile, per cui il Comune di Bari ha poi ottenuto l’autorizzazione a procedere per la demolizione controllata del residuo dell’edificio, terminata lo scorso 20 marzo.
Contestualmente è stato effettuato un monitoraggio continuo durante tutte le fasi di demolizione e verifica al fine di rilevare l’eventuale presenza di elementi in fibrocemento amianto attraverso un appalto dedicato e l’intervento di ARPA Puglia. I monitoraggi dell’aria eseguiti da ARPA Puglia nel corso della demolizione non hanno evidenziato presenza di amianto aerodisperso (risultato confermato dall’appaltatore del Comune con gli ultimi risultati favorevoli ottenuti il 19 e 20 marzo).
Tuttavia sono stati rinvenuti nell’area del crollo alcuni frammenti di materiale contenente amianto, derivanti probabilmente dalla rottura di una tubazione in materiale cementizio – come da analisi condotte da ARPA Puglia e relazione tramessa con nota acquisita al prot. n.95597 del 14/03/2025 -, per cui sono state adottate tutte le misure di prevenzione atte ad evitare potenziali rischi di esposizione a polveri aerodisperse per la popolazione.