Via Dalmazia, bar preso di mira: in tre mesi quattro «spaccate» – Bolzano
BOLZANO. Non dormono più sereni da mesi, perché ogni sera temono risucceda: se in piena notte scatta l’allarme del bar, a loro arriva la notifica sullo smartphone. E da fine maggio è già successo quattro volte, anzi cinque, perché in una sola notte sono stati destati prima a mezzanotte e poi ancora alle tre e mezzo del mattino.
Ultimo episodio, il 3 agosto. Il ladro arriva con una bici elettrica chic, con tanto di freni a disco. In mano tiene un piccone. Non gli basta per aprire, perché si serve anche di un altro attrezzo metallico… Entra e riesce a portare via la bellezza di 177 pacchetti di sigarette, per un controvalore di 1.067 euroQuarta spaccata in tre mesi nel bar di via Dalmazia. Il ladro ciclista è armato di piccone
Loro sono Xiangzhen Pan e suo marito. Da un decennio titolari del Nonsolobar di via Dalmazia, di fronte alle Manzoni, accanto alla via Rovigo. Ultimo episodio, il 3 agosto.
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L’avvistamento in zona Kesselboden risale a pochi giorni fa: il plantigrado proveniva dal Trentino ed era alla ricerca di esemplari femmine
Capi di bestiame attaccati, un 90enne certo di essere stato inseguito, un cane sbranato e la paura che la situazione possa andare in escalation: l’Italia centrale sta vivendo un periodo conflittuale con il lupo. A finire vittima, però, sono stati degli animali domestici: tre cani sono stati avvelenati con delle esche anti-lupo durante una passeggiata nel piacentino
Il Tribunale amministrativo di Bolzano ha respinto il ricorso urgente della Lav contro l’abbattimento di due lupi, autorizzato il 30 luglio dal presidente Kompatscher dopo una lunga serie di attacchi a mandrie in alpeggio. Confermate 31 predazioni tra maggio e luglio, in aggiunta ai 42 casi registrati nella stagione precedente. Inefficaci le misure di protezione adottate dagli allevatori
Il racconto agghiacciante della madre: «Mailyn mi chiedeva di ammazzarlo da 6 mesi, veniva picchiata con violenza, insultata ed era stata più volte minacciata di morte. Lo abbiamo stordito con un sonnifero, ma non riuscivamo a finirlo»
La vittima è Riccardo Pulvini: l’autopsia determinerà le cause del decesso. Il corpo rinvenuto nell’appartamento in cui abitava
