Abruzzo

Via Custoza abbandonata tra odori, polveri e metalli pesanti :: Segnalazione a Chieti

















“A poche centinaia di metri dai festeggiamenti annunciati dal centrodestra per sabato 25 ottobre nella zona industriale, in via Custoza e nella zona dello Scalo i cittadini non hanno nulla da festeggiare. Qui si continua a respirare aria pesante, a convivere con odori nauseanti, polveri sospette e, come confermato dai rilievi dell’Arta  Abruzzo, metalli pesanti che si depositano su balconi, automobili e persino negli spazi interni delle abitazioni”. A portare l’attenzione sulla questione è il fondatore Spazio Liberale per Chieti, Alessandro Carbone.

Si tratta di unna situazione che si trascina da anni, tra denunce rimaste inascoltate, segnalazioni ignorate e promesse che non hanno mai trovato concretezza. “I rilievi ambientali effettuati da Arta tra fine 2023 e inizio 2024, su richiesta di residenti, hanno individuato la presenza di ferro, zinco, manganese e cromo, in quantità anomale e riconducibili a “lavorazioni industriali su metalli”. Il fenomeno si manifesta visivamente con la famosa “polvere gialla” che da tempo si deposita ovunque, accompagnata da odori penetranti e persistenti, soprattutto nelle ore serali e al mattino” ricorda Carbone.

“Eppure- dice ancora – nonostante la gravità della situazione e l’evidenza scientifica, nessuno ha ancora individuato e fermato con chiarezza le fonti dell’inquinamento. La Regione, interpellata, ha promosso un tavolo tecnico e una conferenza dei servizi, ma le risposte restano incerti. Il Comune, da parte sua, ammette il problema, ma non ha attuato alcun intervento concreto e risolutivo. Mentre in via Piaggio si brindano risultati elettorali e traguardi politici, i cittadini dello Scalo continuano a vivere in un limbo tossico e invisibile. Non si tratta di un problema “periferico”: via Custoza è porta d’accesso alla città, crocevia di studenti, medici, famiglie, pendolari e pazienti. Non solo è in gioco la salute pubblica, ma anche l’immagine e la credibilità dell’intero tessuto urbano”.

I residenti e i comitati della zona chiedono, con forza un’indagine ambientale completa e trasparente con pubblicazione dei dati in tempo reale; controlli immediati e severi su tutte le attività produttive della zona, senza eccezioni; misure di tutela per la salute pubblica, in particolare per categorie fragili come bambini e anziani; un intervento concreto della Regione Abruzzo e delle istituzioni locali con tempi certi e responsabilità chiare. 

 














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