Salute

“Vertigini e naso che sanguina”: la moglie di Gene Hackman aveva scambiato l’hantavirus per il Covid. Le ricerche su Google prima di morire

Una ricerca disperata di risposte online, mentre un nemico invisibile e letale si annidava tra le mura di casa. Emergono nuovi particolari sugli ultimi giorni di vita di Betsy Arakawa, 63 anni, moglie del leggendario attore Gene Hackman, 95 anni, entrambi trovati senza vita nella loro abitazione di Santa Fe mercoledì 16 aprile, insieme al loro cane. L’ultimo report della polizia locale, pur confermando l’assenza di segni di violenza, dipinge il quadro di una donna che combatteva contro sintomi gravi, erroneamente attribuiti al Covid-19 o a una banale influenza, ignara dell’effettiva patologia. Il ritrovamento, successivo alla scoperta dei corpi, di roditori morti e nidi di topi in tutta la proprietà degli Hackman ha infatti indirizzato le indagini verso una nuova ipotesi: l’hantavirus, un pericoloso virus trasmesso appunto dai roditori.

La polizia ha ricostruito le ultime, frenetiche ore di Betsy Arakawa analizzando il suo computer. Sono state trovate pagine web aperte con ricerche sui sintomi del Covid, datate 8 e 12 febbraio (quest’ultimo ritenuto il giorno del suo presunto decesso). Le sue ricerche su Google includevano domande specifiche come “il Covid può causare vertigini?” e “influenza e perdite di sangue dal naso”. Sintomi che, purtroppo, possono essere compatibili anche con l’hantavirus: le forti emicranie sono presenti in circa metà dei pazienti, mentre le epistassi (perdite di sangue dal naso) sono manifestazioni meno comuni ma possibili.

La preoccupazione di Betsy per il suo stato di salute emerge anche da una delle sue ultime email, inviata l’11 febbraio alla sua massaggiatrice per disdire un appuntamento. Nel messaggio, la donna spiegava di essersi sottoposta a un test Covid, risultato negativo, ma di preferire annullare “per eccesso di precauzione” a causa dei suoi persistenti malesseri. Menzionava inoltre che anche Gene si era svegliato con sintomi simil-influenzali, ma anch’egli era risultato negativo al test Covid. Nello stesso giorno, un acquisto su Amazon rivela la crescente preoccupazione per le sue condizioni respiratorie: Betsy aveva ordinato delle bombole di ossigeno.

Accanto a questi drammatici dettagli, l’indagine ha riportato alla luce anche la tenerezza del legame tra i due coniugi, sposati dal 1991. Sono stati ritrovati biglietti scritti a mano da Gene Hackman per la moglie, firmati sempre “Love, G”. Sebbene la datazione non sia precisa, testimoniano un affetto costante. Uno di questi recitava: “Buongiorno ragazza adorabile, penso a te e agli altri piccoli [probabilmente riferito agli animali domestici, ndr]. Love G”. Un altro, toccante nella sua leggerezza, accennava ai problemi di salute con ironia: “Mi punge qui, mi punge là, mi punge quasi ovunque (quasi). Ma sopravviverò perché dopo sono ancora vivo. (Ma a volte appena). Love G”.


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