Vertice Nato, il contro-evento all’Aja del M5s con 15 partiti europei. Conte: “La spesa militare al 5% è suicidio politico”
“Noi riteniamo che questa proposta nei fatti sia un suicidio politico, economico e sociale”. Così dall’Aja il leader M5s Giuseppe Conte condanna l’ordine della Nato agli Stati membri di aumentare al 5% del Pil le spese per la difesa, argomento centrale del vertice dell’alleanza atlantica in programma da martedì a giovedì. Per contestare questo input e il piano di riarmo lanciato dalla Commissione Ue, il Movimento ha organizzato nella città olandese il contro-evento “No rearm, no war“, a cui hanno aderito 15 partiti e movimeti da 11 Paesi europei: presenti tra gli altri la ministra del Lavoro spagnola Yolanda Díaz, fondatrice del movimento progressista Sumar, e Sahra Wagenknecht, leader della sinistra euroscettica tedesca. Nessun rappresentante invece per Pd e Alleanza Verdi e Sinistra. Il maxi-investimento imposto dalla Nato, denuncia Conte, “non corrisponde alla priorità dei nostri cittadini e non corrisponde a un’esigenza di reale sicurezza. Dobbiamo restituire centralità alla politica, la politica con la sua diplomazia, la politica con le sue visioni, la politica con le sue soluzioni e con le sue strategie”, afferma.
“Oggi, a pochi metri dal vertice della Nato, assistiamo a un cambiamento di rotta che pone la spesa militare al centro delle priorità europee. L’insistenza implacabile sul tema della guerra come questione quotidiana rischia di cancellare, con un solo colpo, le finalità fondanti dell’Unione europea”, si legge nella dichiarazione finale dell’evento. “La reazione all’annuncio del piano ReArm Eu è stata immediata e diffusa: un grido di allarme, indignazione, paura e incredulità ha risuonato in ogni nazione europea. In quanto rappresentanti politici – ma soprattutto in quanto esseri umani e cittadini d’Europa – abbiamo il dovere di rispondere a questo grido collettivo. Il tempo stringe: dobbiamo agire ora, con determinazione e fermezza”, scrivono Conte e gli altri leader. “La nostra visione è quella di promuovere la pace e un modello sociale incentrato sul benessere dei cittadini – dall’istruzione e la sanità ai diritti sociali, la ricerca, la protezione dell’ambiente, la giustizia sociale, la lotta alla corruzione e la difesa forte dei diritti fondamentali. Solo attraverso politiche coraggiose e lungimiranti, sostenute da un impegno diplomatico costante, possiamo sperare di costruire una sicurezza duratura e una pace stabile”.
Il vertice dell’Aja entrerà nel vivo verso le 18 con l’arrivo di Donald Trump, in tempo per la cena dei leader dei 32 Paesi, a cui parteciperà anche Volodymyr Zelensky. “La decisione presa al summit di Washington di un percorso irreversibile dell’Ucraina verso la Nato è importante ed è importante che non cambi”, ha detto il presidente ucraino al suo arrivo, accolto dal segretario generale dell’alleanza Mark Rutte. “I Paesi europei”, ha aggiunto, “devono aumentare la spesa per la difesa, crediamo che il 5% del Pil sia il livello giusto”. Da parte sua, Rutte ha annunciato che gli aiuti militari a Kiev nel 2025 saranno “più dell’anno scorso, oltre cinquanta miliardi“: “Gli attacchi indiscriminati contro i civili ucraini delle ultime settimane sono inaccettabili, gli alleati sono determinati ad aiutarvi a lottare“, ha promesso. In giornata Zelensky vedrà il presidente francese Emmanuel Macron, mentre mercoledì pomeriggio è molto probabile un incontro con Trump. Martedì alle 18:15, invece, si terrà un trilaterale tra Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer. La sessione plenaria tra i 32 leader sarà mercoledì mattina, dalle 10:30 alle 13.
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