Cultura

Vernon Reid ritorna con “Hoodoo Telemetry”: un viaggio tra stili, memorie e visioni future

Vernon Reid torna il 3 ottobre con Hoodoo Telemetry, un album che attraversa generi e visioni del presente.

Il poliedrico chitarrista di Living Colour, Vernon Reid, ha annunciato l’uscita del suo nuovo lavoro solista, intitolato Hoodoo Telemetry, prevista per il 3 ottobre 2025 su etichetta Artone / The Players Club Records. Il disco è già in pre-order sul sito di Mascot Label Group.

Il disco, disponibile in formato CD, vinile e digitale, rappresenta un’esplorazione sonora ampia e stratificata, perfettamente coerente con la cifra stilistica di un artista che da oltre cinquant’anni si muove liberamente tra jazz, metal, funk, punk ed elettronica.

Un album nato da molte vite

Composto da 14 tracce, l’album è tutto fuorché lineare: Reid intreccia materiali e ispirazioni raccolti in diverse fasi della sua carriera, con collaborazioni, omaggi e deviazioni stilistiche che riflettono un’epoca storica percepita come “tumultuosa” e contraddittoria.
Il risultato è una narrazione musicale che non cerca risposte, ma pone domande sul presente e sul futuro dell’umanità.

Hoodoo Telemetry è come un pezzo della mia mente, che è un po’ ovunque. Alcuni brani sono nuovi, altri sono recuperi da tempi lontani. Ma a un certo punto ho sentito che dovevo farlo, ora

“The Haunting”: il primo singolo tra Prince e soul glitch

Il singolo d’apertura, “The Haunting”, anticipa le intenzioni dell’intero lavoro. Tra basso funk overdrive e melodie soul, Reid rende omaggio a una delle sue più grandi ispirazioni: Sono un grande fan di Prince e c’è qualcosa di lui nel DNA di questo brano.

Il brano è accompagnato da un videoclip che introduce visivamente l’estetica caleidoscopica dell’album.

Dalla Bronx Paradox al futuro incerto

Tra i momenti più significativi di Hoodoo Telemetry c’è anche “Bronx Paradox”, un tributo a DJ Logic e alle radici del movimento hip-hop:

Tutti pensavano che il Bronx fosse un deserto o una zona di guerra. Ma quei ragazzi hanno creato l’ultima musica originale del XX secolo

Il disco non segue un percorso prestabilito, ma si muove come un tessuto ritmico disordinato, riflettendo l’eclettismo del suo autore. Le tracce passano da riflessioni introspettive (come “Meditation On The Last Times I Saw Arthur Rhames”) a slanci più viscerali (“Beautiful Bastard”), alternando generi e umori con naturalezza.

Le radici e le deviazioni di un chitarrista fuori dagli schemi

Celebre per la sua attività con i Living Colour, band che negli anni Ottanta e Novanta ha sfondato le barriere tra rock e funk, Reid conserva vivo il ricordo della scena newyorkese dei club, sottolineando quanto quell’ambiente abbia favorito la sperimentazione.

A dare la spinta definitiva alla band fu Mick Jagger, che produsse i demo di brani come Glamour Boys e Which Way To America?. Fu surreale. Non sapevo nemmeno dove mettere le mani, ricorda Reid. Da lì in poi, il successo di Vivid fu travolgente: l’album raggiunse il sesto posto della Billboard americana, diventando doppio platino.

Vernon Reid Hoodoo Telemetry

Una carriera senza confini

Oltre a Living Colour, Vernon Reid ha firmato produzioni, colonne sonore e collaborazioni con Janet Jackson, B.B. King, Mariah Carey, Tracy Chapman, Salif Keita, solo per citarne alcuni. Eppure, dal 2004 (Known Unknown), il suo percorso solista si era temporaneamente interrotto.

Hoodoo Telemetry segna quindi un ritorno atteso, ma anche una presa di posizione creativa. L’album si interroga su temi globali, politici e culturali, passando in rassegna influenze e suoni del passato per proiettarsi in avanti: “Siamo noi a guidare l’autobus, o siamo passeggeri su un veicolo autonomo che ci porta nel futuro?” (Vernon Reid).

La tracklist completa

CD/Digital:
  1. Door Of No Return
  2. Freedom Jazz Dance
  3. Good Afternoon Everyone
  4. The Haunting
  5. Bronx Paradox
  6. Or Knot
  7. Dying To Live
  8. Politician
  9. Black Fathom Five
  10. Beautiful Bastard
  11. Meditation On The Last Times I Saw Arthur Rhames
  12. My Little Zulu Babe
  13. In Effigy
  14. Brave New World
LP:

Lato A

  1. Door of No Return
  2. Freedom Jazz Dance
  3. Good Afternoon Everyone
  4. The Haunting
  5. Dying To Live

Lato B

  1. Politician
  2. Black Fathom Five
  3. Beautiful Bastard
  4. My Little Zulu Babe
  5. In Effigy




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