Piemonte

Vercelli, appende uno striscione per i bimbi di Gaza ma i vigili lo rimuovono: “Lede il decoro”


Un cittadino espone alla finestra della propria abitazione un lenzuolo bianco con la scritta “Bisogna stare in silenzio quando i bambini dormono e non quando muoiono” per sollecitare la politica a prese di posizione piu’ energiche per quanto sta accadendo nella striscia di Gaza. La polizia municipale interviene e fa rimuovere lo striscione: sarebbe lesivo del decoro urbano.

Accade a Vercelli, dove la vicenda, accaduta lo scorso 30 luglio, ha acceso la polemica. I gruppi consiliari del Pd e della lista civica “Bagnasco sindaco“, all’opposizione delle giunta guidata dal sindaco Roberto Scheda, hanno presentato una interrogazione urgente. L’interrogazione, dopo aver ricostruito i fatti e ricordato che “non risultano essersi verificati in precedenza episodi di analoghi provvedimenti in occasione delle piu’ svariate manifestazioni di espressione di pensiero attraverso l’esposizione di bandiere, drappi, striscioni ecc. dalla facciata dell’abitazione” e che “il testo dello striscione in questione non contenga espressioni offensive ne’ lesive del pudore ma, al contrario, abbia un alto valore morale nei confronti di un dramma che commuove tutto il mondo”, chiede di sapere se “l’intervento della Polizia municipale di cui e’ caso sia un’iniziativa assunta dal comandante della stessa, se esso sia stato sollecitato da qualche membro dell’amministrazione comunale, quale sia l’orientamento della Giunta comunale nei confronti della strage di bambini che si sta perpetrando a Gaza”.

La risposta dell’amministrazione e’ arrivata questa mattina a stretto giro con un brevissimo comunicato stampa in cui viene specificato che “la rimozione non e’ avvenuta per motivi politici bensi’ in ottemperanza all’articolo 104 del Regolamento della Polizia Locale: divieto di affiggere manifesti, stampati e simili sui fabbricati”. L’amministrazione comunale conclude ribadendo “la massima solidarieta’ nei confronti dei bambini che sono vittime di tutte le guerre purtroppo ancora in corso nel mondo”.


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