Marche

venti imprenditori denunciati. Cantieri del sisma al setaccio

MACERATA Controlli a tappeto nei cantieri della ricostruzione: 20 imprenditori denunciati, 13 attività sospese, 45 prescrizioni per violazioni in materia di sicurezza per un totale tra ammende e sanzioni di 150mila euro, tre lavoratori in nero scoperti su 62 individuati. Le ispezioni dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, guidato dal maresciallo capo Martino Di Biase, sono state eseguite nelle scorse settimane nei cantieri di medie e grandi dimensioni, allestiti per i lavori di ricostruzione post sisma del 2016, riconsolidamento e ristrutturazione, sia privati che pubblici in tutta la provincia. 

I Comuni

I comuni interessati sono stati 13: Monte San Martino, Bolognola, Caldarola, Camerino, Apiro, Matelica, Pollenza, Tolentino, Appignano, Pieve Torina, Macerata, Monte San Giusto e Civitanova. L’attenzione dei militari si è concentrata sul rispetto delle norme per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e sul contrasto al lavoro nero, affiancando all’attività di ispezione quella di sensibilizzazione e informazione. Delle 13 sospensioni dell’attività, 11 erano per gravi violazioni in materia di sicurezza e 2 per il lavoro nero. Nello specifico a Monte San Martino sono state individuate 2 imprese irregolari e i militari hanno riscontrato l’assenza di addetti al primo soccorso e violazioni in materia di viabilità di cantiere. In una ditta è stato trovato un lavoratore in nero e questo ha portato alla sospensione dell’attività (sanzioni e ammende per 20.000 euro). A Caldarola 2 imprese sono risultate irregolari. È stata accertata la mancata difesa delle aperture del vuoto per cui è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale delle 2 ditte (5.000 euro). Anche a Camerino sono state individuate 2 imprese irregolari con la contestazione di 2 prescrizioni, per mancata difesa delle aperture del vuoto e deposito incontrollato di materiale. 

La sospensione

Si procedeva alla sospensione dell’attività imprenditoriale per le 2 ditte (40.000 euro). Un’impresa irregolare è stata riscontrata ad Apiro dove sono state contestate 2 prescrizioni per inidoneità alle opere provvisionali e assenza di documentazione di cantiere Pimus, per 15.000 euro complessivi. Un’impresa irregolare è stata trovata anche a Matelica dove i militari del Nil hanno accertato l’assenza di documentazione di cantiere Pimus, (5.000 euro). A Pollenza e Tolentino 2 sono state le imprese irregolari: mancava la viabilità di cantiere, le opere provvisionali sono state giudicate inidonee, è stato trovato deposito di materiale sui ponteggi (20.000 euro). A Civitanova un’impresa è risultata irregolare, mancava l’elaborazione del Piano operativo di sicurezza, mentre due lavoratori sono risultati essere “in nero” e questo ha comportato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività (6.000 euro). Tre invece sono state le imprese irregolari ad Appignano. 

La sospensione

I militari hanno contestato 5 prescrizioni per obblighi dell’impresa affidataria, recinzione di cantiere, assenza di documentazione di cantiere Pimus e mancata difesa delle aperture nel vuoto. Per una ditta è scattata la sospensione dell’attività (20.000 euro). A Macerata due imprese sono risultate essere irregolari con 4 prescrizioni per obblighi dell’impresa affidataria e viabilità di cantiere (10.000 euro). Una sola impresa è risultata irregolare a Pieve Torina dove i carabinieri hanno riscontrato la mancata difesa delle aperture del vuoto e l’assenza di documentazione di cantiere Pimus, con l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (5.000 euro). A Monte San Giusto 8 sono state le imprese irregolari individuate, le prescrizioni hanno riguardato la mancata difesa delle aperture del vuoto, obblighi del Cse, obblighi impresa affidataria, viabilità di cantiere, inidoneità opere provvisionali, inidoneità andatoie e passerelle, assenza documentazione di cantiere Pimus, valutazione rischio esposizione amianto, per i quali si è proceduto alla sospensione di tre attività (55.000 euro). Infine a Bolognola 3 imprese sono risultate irregolari riscontrando la mancata difesa delle aperture del vuoto, sorveglianza sanitaria lavoratori, viabilità di cantiere, obblighi impresa affidataria, recinzione di cantiere, omessa designazione di addetti alle emergenze. Sospesa un’attività.




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