Venezuela al voto per le comunali tra tensioni e boicottaggi
agenzia
Domenica si eleggono sindaci e consiglieri in 335 municipi
CARACAS, 26 LUG – Il Venezuela si prepara a tornare
alle urne per eleggere i sindaci e 2.471 consiglieri comunali
nei 335 municipi del Paese. Intervenendo alla televisione di
Stato, il vicepresidente del Consiglio nazionale elettorale
(Cne) Carlos Quintero ha riferito che il 99% dei seggi è già
stato allestito. Per la prima volta, in parallelo al voto
amministrativo, si svolgerà anche una “Consulta Nazionale
Popolare” dedicata alla gioventù, in cui i cittadini saranno
chiamati a esprimersi su oltre 37.000 progetti comunitari
proposti da giovani organizzati in 5.338 circuiti locali.
Le elezioni si svolgono in uno scenario politico molto teso.
La principale coalizione d’opposizione, la Piattaforma unitaria
democratica (Pud), ha deciso di boicottare il voto, denunciando
la mancanza di garanzie democratiche. Alla base della protesta
c’è la controversa rielezione di Nicolás Maduro alle
presidenziali del 2024, che l’opposizione continua a definire
fraudolenta, sostenendo che il vero vincitore fosse il suo
candidato Edmundo González. I settori conservatori denunciano
che irregolarità si sono ripetute anche in occasione delle
regionali dello scorso maggio.
In questo clima di sfiducia e crisi economica, il governo ha
imposto misure straordinarie di sicurezza: chiusura delle
frontiere terrestri fino al 28 luglio, divieto di vendita di
alcolici e blocco delle manifestazioni non autorizzate. Oltre
380.000 tra agenti di polizia e militari sono stati mobilitati
con il “Piano Repubblica” per garantire l’ordine pubblico. Il
ministro dell’Interno, Diosdado Cabello, ha accusato
l’opposizione di voler “commettere atti terroristici” per
sabotare le elezioni.
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