Toscana

Valdichiana Aretina, la Asl Tse avvia nuovo modello orientato a sanità territoriale e rete dei servizi


La Valdichiana Aretina si prepara a un cambio di passo nella propria organizzazione sanitaria. È quanto illustrato oggi dal direttore generale della Asl Toscana sud est, Marco Torre, alla Conferenza dei sindaci, durante un confronto dedicato all’evoluzione dei servizi e al ruolo dei presidi territoriali e ospedalieri in un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione. La riorganizzazione punta sulla sostenibilità, sulla logica di rete e sulla concentrazione dell’alta specializzazione ospedaliera.

“Ringrazio i sindaci e le sindache della Valdichiana aretina – ha sottolineato il direttore generale Torre – per il confronto sentito e costruttivo. Comprendo l’attenzione dei territori e anche le preoccupazioni che hanno rappresentato. Siamo di fronte a importanti cambiamenti, in primis la nostra società, la disponibilità di personale sanitario e le innovazioni importantissime nella medicina e nelle tecnologie. Dobbiamo mettere insieme criticità con opportunità per costruire un’organizzazione in grado di rispondere in modo equilibrato alle necessità presenti e future. Il sistema sta cambiando e questo richiede un rafforzamento del livello territoriale, valorizzando prossimità e presa in carico. Al contempo, caratterizzeremo ciascuno dei 13 ospedali della Asl Tse per rispondere alla presa in carico della comunità di riferimento, in modo sicuro e sostenibile.

Riteniamo importante – prosegue Torre – proseguire nel percorso, già condiviso con la Regione Toscana, che accompagnerà la sanità verso un modello più aderente ai bisogni attuali. Gli investimenti in corso vanno in questa direzione, con l’obiettivo di costruire un’organizzazione in grado di rispondere in modo equilibrato alle necessità presenti e future. Negli ultimi anni – ha aggiunto – la sanità è diventata sempre più specializzata e questo rende necessario concentrare alcune attività per garantire cure appropriate e aggiornate, e il territorio dovrà rappresentare sempre di più il riferimento più immediato per le cittadine e i cittadini.

Il piano

Il percorso comprende il potenziamento delle case e degli ospedali di comunità, con investimenti legati al Pnrr che, a partire da aprile 2026, permetteranno l’attivazione di nuovi servizi territoriali e la definizione del ruolo di ogni presidio all’interno della rete. Per l’ospedale Santa Margherita alla Fratta la Asl Toscana sud est conferma l’integrazione con l’hub di riferimento: a cominciare dalle attività di ortopedia e oculistica, passando anche dal potenziamento della medicina interna e dall’avvio nel 2026 del progetto in collaborazione con il Policlinico Gemelli per quanto riguarda l’Ortopedia e dalla realizzazione di una progettualità aziendale sulla gestione dei Ps e l’integrazione con i reparti di Medicina.

“Ogni struttura sanitaria – ha precisato Torre – avrà un ruolo definito all’interno della rete ospedaliera e territoriale. Partecipando attivamente alla costruzione di una offerta di servizi equilibrata, accessibile e capace di rispondere ai bisogni della cittadinanza. In questa logica, l’ospedale della Valdichiana aretina contribuirà in modo specifico al funzionamento complessivo del sistema, garantendo servizi coerenti con le esigenze del territorio, supportando la continuità assistenziale e rafforzando la collaborazione tra ospedale e strutture territoriali.

Sarà inoltre attivato, nella casa di comunità hub di Castiglion Fiorentino, un ambulatorio avanzato per la gestione dei codici minori, per contribuire alla riduzione degli accessi impropri al Pronto soccorso. Centrale resterà l’integrazione tra medicina generale e specialistica e il rafforzamento del ruolo delle professioni infermieristiche nell’emergenza-urgenza e nella presa in carico delle persone”.




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