Vacanze con il cane in montagna
16.16126867 FILE — A dog eats falling snow during a storm in Boston on Jan. 7, 2022. An unexplained respiratory illness afflicting dogs has been reported in at least four states and has affected a range of breeds, veterinarians say. (Maddie Malhotra/The New York Times) *** SPECIAL FEE APPLIES ***The New York Times
Alle strutture, alberghi, rifugi o residence, ci arriviamo. Ma prima è cruciale una precisazione: portare un animale domestico in un’area naturale è un diritto, certo, ma con regole molto strette e importanti, che hanno tutte una ragione di esistere, ma che purtroppo non vengono ancora prese con la giusta serietà da molti proprietari di cani.
La prima è la più banale, e anche la più ignorata: sui sentieri i cani vanno tenuti al guinzaglio. Ci sono i cartelli a ricordarcelo e le ragioni sono chiare: un parco, una mulattiera, un sentiero montano sono l’habitat di altri animali, dalla più piccola gallina alle grandi mandrie di mucche e greggi di pecore (e i loro cani da guardiania, un tempo detti cani da pastore) fino al lupo e al cervo, tutto vale. Senza dimenticare il delicato incontro con un orso, che un cane slegato potrebbe fronteggiare con imprudenza.
Perché quella che a noi pare una normale passeggiata in un bosco che in fondo consideriamo casa nostra, è in realtà la pacifica invasione di un equilibrio naturale che non conosciamo, e il guinzaglio, e la museruola dove richiesta, per esempio su impianti di risalita, sugli skibus e sulle navette, è il minimo sindacale in questa sorta di Fiera dell’Est di animali collegati per contrasto (lupi e cani, per esempio, ma anche cani e galline e ovviamente cani e altri cani), dove nessuno «vince» sempre, ma tutti rischiano di perderci. E noi, gli umani, siamo spesso presenti nel nostro ruolo più tipico, non solo in montagna: la lite.
È ormai chiaro dunque che prima di partire, che siano Alpi, Appennini o estero, è vitale consultare le regole sui siti delle varie località. Sono chiarissime e dettagliate, per esempio, quelle delle province del Trentino (visittrentino.info) e dell’Alto Adige (suedtirol.info) con i sentieri dog friendly e ogni iniziativa per la vacanza invernale pet. Perché non tutte le località sono dog friendly allo stesso modo.
Particolarmente ben accolti in Alta Badia, in Val Gardena e in Val d’Ega (tutte e tre in Alto Adige), sull’altopiano della Paganella e in Alpe Cimbra (entrambe in Trentino), che ospita una decina di strutture pet friendly, quelle dove si è certi che gli ospiti a quattro zampe sono graditi e ricevuti con speciali attenzioni.
Ma che cosa si trova in un hotel pet friendly? Oltre ovviamente alla possibilità di soggiornare in camera con il proprio cane e a una serie di gadget e amenity di benvenuto (ciotola, biscotto, cuscino, a volte una coperta o, secondo la categoria del posto, anche una vera cuccia), in genere a fare la differenza è il libero accesso a sale e spazi comuni, anche da pranzo – normalmente ce ne sono due, una dog e l’altra no –, un servizio di dog sitter, cibo dedicato, e la presenza di aree esterne adatte e di sentieri per passeggiate fidate nei dintorni.
La scelta tra un albergo, camping o residence specializzati nella presenza dog, e uno invece che semplicemente accetta il tuo cane è del tutto soggettiva.
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