Ambiente

Uva da tavola, offerta con o senza semi dà competitività Italia – Prodotti Tipici

Il mix varietale di uva da tavola con
e senza semi rende il made in Italy più competitivo sui mercati
internazionali, conquista nuove fasce di consumatori con in
primis i giovani e le famiglie con bambini, e offre finalmente
il giusto compenso ai coltivatori. Con il 2024 che segna una
pagina nuova per questa produzione agricola tipica di Puglia e
Sicilia. A mettere in luce il momento d’oro per i grappoli da
sbocconcellare a tavola o nelle pause lavoro è il report
illustrato dall’analista Ismea Mario Schiano Lo Moriello a
conclusione della terza edizione di “Regina di Puglia”, voluta
dal Comune di Noicàttaro, e sostenuta dalla rete di Comuni
pugliesi “Le Terre dell’Uva” con la partecipazione di buyer
provenienti da tutta Europa, Svizzera e Uk compresi, e dai Paesi
Arabi. E che ora, come annunciato dal sindaco di Noicàttaro,
Raimondo Innamorato, “camminerà da sola, allargando i propri
orizzonti in veste di Consorzio tramite una nuova forma
giuridica che consentirà la partecipazione e il contributo di
idee e risorse tra pubblico, privato e Terzo settore. Un nuovo
corso con l’obiettivo di creare uvaturismo in territori vocati
nel barese, da Noicàttaro ai Comuni aderenti al network “Le
terre dell’uva” che annovera Rutigliano, Mola di Bari,
Casamassima, Castellaneta, Adelfia e Polignano a Mare”. Con il
recente lancio delle varietà senza semi made in Itay, evidenzia
il report Ismea, nel 2024 l’offerta sale a un milione di
tonnellate (+12% in un anno) di uva da tavola, di cui il 98% è
di produzione italiana mentre il restante 2% riflette l’import
di produzioni fuori stagione. L’export di 382mila tonnellate
segna una crescita dell’1% in quantità e del 13% in valore pari
a 912 milioni di euro. Tra i prodotti ortofrutticoli freschi
l’uva da tavola, con 17,6 milioni di famiglie acquirenti (+10,4%
nel 2024 rispetto al 2023) incalza ora il successo delle mele
che però sono commercializzate 12 mesi l’anno. In prospettiva,
secondo Schiano Lo Moriello di Ismea, la via del successo
segnata dal boom delle vendite nella grande distribuzione del
prodotto confezionato a discapito dello sfuso, potrà essere
consolidata da un aumento della grammatura di uva in ciascuna
confezione da portare idealmente a 750 grammi, da confezioni più
accattivanti e informative su varietà e territorio di
provenienza con linguaggio e grafica dirette anche ai bambini, e
da un packaging pù sostenibile. A consolidare il successo di una
merenda salutista come è appunto la frutta di stagione.

   

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