Uscenti, politici navigati e volti noti. Quante sorprese tra gli sconfitti alle regionali in Calabria
Vincitori e vinti. Manco a dirlo, il day after è fatto di festeggiamenti, analisi e recriminazioni. La corsa a Palazzo Campanella, nelle tre circoscrizioni, è stata breve ma intensa: ora è venuto il momento di tirare le somme. E le urne, come sempre, hanno regalato tante conferme, così come altrettante sorprese. Compreso qualche flop clamoroso: volti più o meno noti della politica resteranno fuori dal nuovo Consiglio regionale, quello della tredicesima legislatura, a fronte delle aspettative della vigilia e delle previsioni di chi li dava per eletti ancora prima dell’apertura dei seggi.
La carrellata degli sconfitti non può che partire dai consiglieri regionali uscenti che non ce l’hanno fatta. Una, che porta un cognome illustre della politica calabrese, è Katya Gentile: da poco passata da Forza Italia alla Lega, nella circoscrizione Nord viene superata nella lista del Carroccio da Orlandino Greco. È andata male anche a Pietro Molinaro e Sabrina Mannarino, entrambi staccati nella squadra di Fratelli d’Italia per la circoscrizione cosentina non soltanto dagli eletti Angelo Brutto e Luciana De Francesco, ma anche da Francesco Spadafora e, la seconda, pure da Rosa Pignataro. Ancora, nella confermata maggioranza mancano il bis gli uscenti Michele Comito (Forza Italia, oggi Occhiuto Presidente, circoscrizione Centro, bruciato per poco meno di 400 preferenze da Emanuele Ionà), Pietro Raso (terzo posto nella lista delle Lega nella circoscrizione Centro) e Antonello Talerico (Forza Italia, circoscrizione Centro, superato dagli eletti Sergio Ferrari e Marco Polimeni, oltre che da Elisabetta Aiello).
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