Usa, Matt Gaetz si ritira dalla corsa per il Dipartimento di Giustizia
Matt Gaetz rinuncia alla corsa per il Dipartimento di Giustizia della prossima Amministrazione. “Nonostante il forte entusiasmo, è chiaro che la mia conferma stava ingiustamente diventando una distrazione dal lavoro cruciale per la transizione Trump/Vance“, ha scritto X, parlando di “incontri eccellenti” con i senatori e di “incredibile supporto di tanti” Ma, “non c’è tempo da perdere“. Gaetz ha dunque deciso di ritirare il proprio nome dalla valutazione per l’incarico di Attorney General. “Il Dipartimento della Giustizia di Trump deve essere al suo posto e pronto sin dal primo giorno“, ha aggiunto.
Una nomina scomoda
Una nomina troppo scomoda per la nuova amministrazione, che di nuovi scandali non ha proprio necessità. Gaetz aveva lasciato il proprio incarico da deputato della Florida subito dopo l’annuncio della nomina da parte del presidente eletto, ma gli entusiasmi iniziali sono crollati a seguito dell‘indagine circa i rapporti sessuali che avrebbe avuto con una giovane con una minorenne, oltre che alla partecipazione a festini a base di sesso e droga. Due donne hanno anche recentemente dichiarato di essere state pagate da Gaetz in cambio di prestazioni sessuali, e una di esse ha aggiunto di avere visto Gaetz avere un rapporto con una ragazza di 17 anni durante una festa. La commissione Etica della Camera si era, dunque, spaccata tra Gop e Dem, scegliendo di non pubblicare il report sull’indagine che lo riguardava. Ma i media non perdonano: da giorni avevano iniziato a circolare indiscrezioni relative a un’altro caso affrontato dal dipartimento di Giustizia, che però non si era risolto in accuse formali pur trattandosi di accuse di traffico sessuale e ostruzione. I procuratori hanno rifiutato di incriminare Gaetz l’anno scorso.
L’autodifesa di Gaetz
Il quasi-futuro Attorney general ha negato qualsiasi illecito e ha definito l’indagine una “diffamazione“, attribuendo la colpa dell’inchiesta all’ex Presidente della Camera Kevin McCarthy, la cui cacciata Gaetz ha contribuito a guidare l’anno scorso. Gaetz era riuscito a ottenere il sostegno di un gran numero di congressmen, oltre che il supporto a oltranza di J D Vance e di Trump, che si era dichiarato irremovibile sulla nomina. E dè proprio a questa cerchia di accoliti che Gaetz ha rivolto i suoi ringraziamenti: “Ho avuto colloqui eccellenti nella giornata di ieri, e ho apprezzato le considerazioni dei senatori e il loro sostegno: chiaramente la mia conferma sta diventando una distrazione per il lavoro cruciale svolto dallo staff per la transizione“, ha dichiarato. Ma sentiremo ancora parlare di lui. Ha aggiunto, infatti: “Resto pienamente impegnato a far sì che Donald J. Trump sia il presidente di maggior successo della storia. Sarò per sempre onorato che il presidente Trump mi abbia nominato a capo del Dipartimento di Giustizia e sono certo che salverà l’America“.
Acque agitate al Congresso
Si tratta del primo duro colpo agli sforzi di Trump per dare forma al suo Gabinetto per il suo secondo mandato. Anche la scelta del presidente eletto per il segretario alla Difesa, l’ex conduttore di Fox News Pete Hegseth, è al vaglio dopo essere stato accusato di aver aggredito sessualmente una donna nel 2017. Un rapporto della polizia ha fornito i dettagli dell’incidente, che Hegseth ha detto all’epoca essere stato consensuale, negando ogni illecito.
L’annuncio di Trump di Gaetz come sua scelta per il procuratore generale è arrivato solo due giorni prima che il Comitato etico si riunisse per discutere se pubblicare un rapporto che descriveva dettagliatamente la sua indagine durata anni sul repubblicano della Florida. Poiché si è dimesso dal suo incarico alla Camera dopo la sua selezione per guidare il Dipartimento di Giustizia, la giurisdizione del comitato su Gaetz è terminata, sollevando dubbi sulla pubblicazione del rapporto del panel.
Il Comitato si era riunito ieri e ha valutato le conseguenze della pubblicazione del rapporto. Ma i legislatori hanno affermato che il panel, diviso equamente tra democratici e repubblicani, non aveva raggiunto una posizione comune.
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