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Usa con l’Argentina nella causa Ypf, ‘sì alla sospensione’

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Washington appoggia Buenos Aires a Corte d’Appello di New York

Di Redazione |

BUENOS AIRES, 18 LUG – Il governo degli Stati Uniti
ha formalizzato di fronte alla giustizia il suo sostegno
all’Argentina nella causa Ypf che dura da 10 anni e per la quale
Buenos Aires è stata condannata in primo grado, nel 2023, a
pagare più di 16 miliardi di dollari per aver espropriato la
compagnia petrolifera nel 2012, quando presidente era Cristina
Kirchner. Lo rende noto il sito di Infobae.
Gli Stati Uniti si sono presentati come amicus curiae in un
documento che hanno presentato alla Corte d’Appello del Secondo
Distretto di New York raccomandando che il tribunale “sospenda
l’ordine di trasferimento (del 51% delle azioni di Ypf) in
attesa della risoluzione definitiva dell’appello
dell’Argentina”.
“Questo caso mette in evidenza il fermo interesse del governo
nell’applicazione corretta dei principi di immunità sovrana
straniera conforme al Foreign Sovereign Immunities Act del 1976
(‘FSIA’) e al diritto consuetudinario federale. Queste questioni
possono avere importanti ripercussioni sulle relazioni estere
degli Stati Uniti e influenzare il trattamento reciproco degli
Stati Uniti e dei loro beni nei tribunali di altri paesi”, si
legge nel documento presentato al tribunale di New York dal
Dipartimento di Giustizia Usa.
“Il Governo argentino ha ottenuto il sostegno del
Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nella sua richiesta
di sospensione dell’ordine di consegna delle azioni di Ypf,
emesso dalla giudice Preska lo scorso 30 giugno”, ha fatto
sapere la Procura del Tesoro argentino.

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