Usa, 6.300 migranti dichiarati morti: così Trump prova a costringerli a lasciare gli Usa
Come combattere l’immigrazione: dichiarando morti gli immigrati regolari in modo da negare loro anche i diritti più elementari per fare in modo che si trovino costretti a lasciare gli Stati Uniti. E’ una delle strategie adottate dall’amministrazione di Donald Trump. Nei giorni scorsi la Social Security Administration, l’agenzia del governo federale che amministra molte prestazioni di welfare negli Usa, ha inserito i nomi e i numeri di previdenza sociale di oltre 6.300 immigrati, per lo più latinoamericani, nel “death master file“, un database che viene utilizzato per monitorare le persone decedute, annullando di fatto la loro possibilità di ricevere sussidi o di lavorare legalmente.
E’ solo l’ultima di una straordinaria serie di strategie promosse da Elon Musk e dal Dipartimento per l’efficienza governativa per sfruttare dati personali a lungo considerati off-limits dalle autorità per l’immigrazione e procedere allo smantellamento delle cosiddetta “politica delle frontiere aperte” promesso dal tycoon in campagna elettorale. Secondo un funzionario della Casa Bianca che ha parlato con il Washington Post dietro garanzia dell’anonimato, l’iniziativa è stata implementata dal Segretario per la sicurezza interna Kristi L. Noem e mira a fare pressione sugli immigrati clandestini affinché lascino il Paese. Tra le persone prese di mira ci sono immigrati in possesso di un numero di previdenza sociale perfettamente valido, ma che hanno perso il loro status legale negli Stati Uniti, come coloro che sono entrati a far parte di uno dei programmi di lavoro temporaneo dell’amministrazione Biden, ormai terminato.
L’azione segna l’inizio di un’importante campagna dell’amministrazione Trump per espellere centinaia di migliaia di persone che vivono illegalmente negli Stati Uniti ma che hanno un numero di previdenza sociale che consente loro di ricevere Medicaid, Medicare, l’indennità di disoccupazione, prestiti federali o altri benefici. I prossimi a essere inclusi nel database, hanno riferito al quotidiano alcune fonti vicine al dossier, saranno 92mila immigrati irregolari con qualche tipo di condanna penale, quindi sarà la volta degli immigrati irregolari senza precedenti penali. “Il presidente Trump ha promesso deportazioni di massa e, eliminando l’incentivo economico per gli immigrati clandestini che arrivano e rimangono, li incoraggeremo ad auto-espellersi”, ha confermato Elizabeth Huston, portavoce della Casa Bianca. Trump “sta mantenendo la promessa fatta al popolo americano”.
Alcuni attuali ed ex funzionari della Previdenza Sociale intervistati dal Wp hanno messo in dubbio la legalità di questa pratica, affermando che aggiungere al database dei decessi i nomi di persone che l’agenzia sa non essere decedute viola le leggi sulla privacy, che non si applicano più quando una persona è effettivamente deceduta. E’ probabile, quindi, che molti immigrati il cui nome finirà nel “death master file” facciano ricorso in tribunale e si vedano annullato il provvedimento.
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