Un’opportunità per affrontare le sfide del futuro
“Come ex sindaco di Ripa Teatina, facente anche parte del gruppo della Fusione Comuni – Coordinamento nazionale, sono stato invitato a un interessante incontro sulla fusione di Comuni tenutosi nelle Marche”, così Ignazio Rucci, che continua: “. Come già rappresentato nei mesi scorsi, proponendo il problema di una eventuale fusione dei Comuni Miglianico, Ripa Teatina e Torrevecchia Teatina (allargata anche ad altri Comuni), a mio avviso questi stessi comuni avrebbero bisogno di darsi un nuovo riordino territoriale e una governance differente, in grado di meglio affrontare le sfide del futuro”.
I”n effetti, la fusione dei Comuni è un istituto che è confacente tanto ai Comuni di media-alta dimensione (vedasi il caso Pescara-Spoltore-Montesilvano) quanto, e soprattutto, ai piccoli Comuni, poiché la fusione fra Comuni produce: riduzione della frammentazione amministrativa, eliminazione delle duplicazioni delle strutture comunali, migliore divisione del lavoro tra i dipendenti comunali, semplificazione dei processi decisionali, maggiore efficacia nella programmazione degli investimenti pubblici e conseguimento di contributi finanziari regionali e statali, a fronte del luogo comune (tutto da verificare) della presunta perdita della propria identità comunale. È evidente – continua Rucci – che è necessaria una forte regia della Regione Abruzzo per coordinare le fasi di avvio dell’aggregazione di Comuni. In accordo con la Fccn Agorà (Coordinamento nazionale), è in animo di organizzare un incontro, nella sede della Provincia di Chieti, per discutere la fusione dei Comuni, allo scopo di “spargere i semi della fusione”, con esperti, amministratori comunali, dipendenti pubblici, professionisti, imprenditori e “semplici cittadini”, tenendo conto anche del calo demografico, tema che oggi assume un maggiore peso politico nei confronti delle altre istituzioni. Utile citare il pensiero di Giuseppe Palmieri, economista del ‘700, “il quale, in un passo delle sue riflessioni sulla pubblica felicità relativamente al Regno di Napoli” osserva che: “…la via del bene è sempre faticosa: ella ha per lo più il principio l’aspetto del male, ed è raro che si abbracci da tutti…”. Ciò vale a significare che il progresso e il cambiamento richiedono sforzo; che la strada giusta può sembrare inizialmente scomoda o impopolare, ma è l’unica che porta al miglioramento collettivo. Come quella della fusione dei Comuni, che consente la salvaguardia dei campanili e il superamento dei campanilismi”, conclude.
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