Piemonte

Uno scolmatore in zona ospedale per difendere la pianura pinerolese dal Lemina – Torino Oggi


Un canale scolmatore, che porti via l’acqua in eccesso dal Lemina, scaricandola nel Chisone. Una tubazione da un km e mezzo, che permetterebbe di evitare i rischi di esondazioni, in caso di abbondanti piogge, che colpiscono soprattutto i Comuni di Buriasco e Vigone.

Il maltempo degli ultimi mesi ha riacceso l’attenzione sul torrente Lemina e giovedì 19 in Commissione comunale Bilancio a Pinerolo si è parlato delle possibili soluzioni per arginarne l’impeto. La discussione è partita dai lavori di somma urgenza che hanno previsto interventi di disalveo dopo il maltempo del 20 e 22 maggio.

Il consigliere di Pinerolo Trasparente Dario Mongiello ha sollevato il problema della piena: “Quando l’acqua è al limite, minaccia il lato di via Brigata Cagliari, nella zona dove c’è la tabaccheria, perché di là l’argine è più alto. Si potrebbe fare qualcosa per evitarlo?”. Il sindaco Luca Salvai ha spiegato come sia una cosa voluta da chi nei decenni passati ha realizzato gli argini, “per difendere l’abitato e far sfogare l’acqua altrove”. I calcoli secondo Salvai sono stati fatti correttamente, anche per quanto riguarda l’altezza dei ponti: “Si arriva al limite, ma l’acqua sta negli argini. Se dovessimo intervenire, con le norme attuali, andrebbero fatti 1,5 metri più alti dal ponte dell’ospedale sino a Ponte Sannino e non sarebbe possibile, per il livello delle strade. A meno di fare dei saliscendi”.

Per Salvai però una soluzione ci sarebbe: “Si potrebbe creare un canale che dal ponte di viale XVII Febbraio va a scaricare nel Chisone. L’opera costerebbe qualche milione di euro, ma risolverebbe il problema ai Comuni come Buriasco e Vigone, dove il Lemina di recente ha di nuovo esondato e potrebbe essere sostenuta con i fondi del programma Rendis (quello usato da Villar Pellice per il Rospart e il Cassarot, ndr)”.

Una questione da affrontare è il tragitto del canale, perché sul suo potenziale percorsi ci sono due metanodotti, l’acquedotto e la tangenziale. Inoltre va convinta l’Aipo (ex magistrato del Po) della soluzione di scaricare nel Chisone: “Avendo dei tempi di piena diversa, non ci sarebbero problemi” sostiene Salvai, che pensa a un canale con una portata di 50 metri cubi al secondo, che venga impiegato, quando l’acqua nel Lemina supera il livello previsto da uno sfioratore nella zona dell’ospedale.

“Al momento è una suggestione, ma vorrei dare un affidamento per la progettazione entro fine anno” conclude Salvai.




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