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Università 2025/2026, con l’Isee giusto puoi risparmiare centinaia di euro: ecco cosa fare per pagare meno

È altamente consigliato procedere con la richiesta dell’ISEE università, sfruttando tutte le opportunità previste per contenere i costi degli studi.

Con l’avvio dell’anno accademico 2025/2026, si rinnova l’importanza di disporre di un ISEE università aggiornato per poter beneficiare di significative riduzioni sulle tasse di iscrizione e frequenza.

In un contesto in cui il costo degli studi rappresenta un impegno economico rilevante per molte famiglie, conoscere le modalità di calcolo e i documenti necessari per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente specifico per l’università può tradursi in un risparmio di centinaia di euro.

Cos’è e come si calcola l’ISEE università 2025/2026

L’ISEE Università è una versione specifica dell’ISEE ordinario, che include il codice fiscale dello studente e serve a valutare la situazione economica del nucleo familiare in relazione al diritto allo studio. Per il calcolo, è indispensabile presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), in cui sono indicati redditi, patrimoni e composizione del nucleo familiare.

Il calcolo si basa sulla somma dell’Indicatore della Situazione Reddituale (ISR) e del 20% dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale (ISP), divisa per la scala di equivalenza, un parametro che tiene conto del numero e delle caratteristiche dei componenti della famiglia.

Ad esempio, una famiglia composta da quattro persone utilizza un parametro di 2,46, a cui si applicano eventuali maggiorazioni per figli, disabilità o particolari condizioni di lavoro dei genitori.

Il messaggio INPS 3155/2021 e le normative recenti specificano i documenti da presentare per la DSU, che possono essere raccolti tramite CAF, commercialisti o direttamente compilati online sul sito INPS. Tra i documenti richiesti figurano lo stato di famiglia, codice fiscale, documenti d’identità, dichiarazioni dei redditi, certificazioni uniche, contratti di affitto, estratti conto bancari, visure catastali e contratti assicurativi.

Soglie di esenzione e riduzione delle tasse universitarie

Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha stabilito una soglia nazionale di esenzione per l’ISEE università fissata a 22.000 euro. Gli studenti con un ISEE fino a questa soglia sono totalmente esonerati dal pagamento delle tasse di iscrizione e frequenza.

Per fasce di ISEE superiori sono previste riduzioni parziali secondo questa scala:

  • da 22.001 a 24.000 euro: pagano il 20% delle tasse;
  • da 24.001 a 26.000 euro: pagamento del 50%;
  • da 26.001 a 28.000 euro: pagamento del 75%;
  • da 28.001 a 30.000 euro: sconto del 10%.
Università 2025/2026, con l’Isee giusto puoi risparmiare centinaia di euro

I vantaggi da conoscere – gustoblog.it

Questi sconti sono applicabili principalmente agli studenti iscritti al primo anno. Dal secondo anno in poi, oltre a rispettare i limiti ISEE, è necessario soddisfare requisiti di merito: per esempio, maturare almeno 10 crediti formativi universitari (CFU) entro il 10 agosto successivo all’immatricolazione per l’iscrizione al secondo anno, e almeno 25 CFU per gli anni successivi.

Studente indipendente e aggiornamenti sull’ISEE corrente

Per gli studenti che si considerano indipendenti, la normativa richiede che la residenza sia diversa da quella della famiglia di origine da almeno due anni e che abbiano un reddito da lavoro dichiarato superiore a 9.000 euro annui. Inoltre, l’immobile dove risiedono non deve essere di proprietà dei genitori o di altri componenti del nucleo familiare.

In caso di variazioni significative del reddito familiare dovute a eventi straordinari, è possibile richiedere l’ISEE corrente, che aggiorna il valore dell’ISEE in base ai redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi. Questa opzione è riservata a chi ha già presentato un ISEE universitario nell’anno.

Infine, è fondamentale sottolineare che la mancata presentazione dell’ISEE comporta l’applicazione automatica della fascia contributiva più alta prevista dall’università, con conseguente pagamento delle tasse senza alcuna agevolazione.


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