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Un’app mette a rischio la sicurezza dei politici: ecco come Emmanuel Macron poteva essere rintracciato grazie a Strava utilizzata dalle sue guardie del corpo

La sicurezza di Emmanuel Macron è compromessa dalle sue stesse guardie del corpo? Domenica 27 ottobre, un’inchiesta di Le Monde ha rivelato come gli agenti di polizia e i gendarmi incaricati di proteggere il Presidente della Repubblica utilizzino l’applicazione sportiva Strava senza prendere alcuna precauzione. Questa app consente agli utenti di registrare le loro attività tramite GPS, compresi i punti di inizio e fine delle sessioni di jogging. Per deduzione, sarebbe possibile tracciare gli spostamenti di Emmanuel Macron quando si trova all’estero.

Almeno 12 membri del gruppo di sicurezza del Presidente francese (GSPR) starebbero usando questa applicazione, condividendo i loro dati pubblici e in particolare i punti esatti di inizio e fine di una corsa – anche se una funzione permette di nascondere queste informazioni. Studiando il tracciato della loro corsa, è facile notare che questi punti convergono verso hotel di alta gamma… Utilizzando questo metodo artigianale, Le Monde è riuscito a identificare 10 volte l’hotel in cui Emmanuel Macron ha soggiornato all’estero.

Durante i viaggi diplomatici, i membri del GSPR si recano in albergo due o tre giorni prima dell’arrivo del capo di Stato per mettere in sicurezza i locali. È quindi possibile sapere in anticipo dove alloggerà il Presidente, un’informazione sensibile.

Rivelate le basi segrete

Contattata da Le Monde in merito a questa falla, la presidenza francese si è limitata a rilasciare una breve dichiarazione secondo cui «le conseguenze […] legate all’uso dell’applicazione STRAVA da parte di alcuni membri del GSPR durante le loro sessioni di jogging sono molto lievi». L’Eliseo assicura che ogni movimento delle guardie del corpo e il loro utilizzo dei social network sono controllati, che gli hotel in cui soggiorna Emmanuel Macron sono completamente protetti.

Tuttavia, una ricerca condotta dai giornalisti di Le Monde ha rivelato che altri otto membri del personale dell’Eliseo – tra cui un pasticcere, un responsabile delle risorse umane e un membro del gabinetto – condividevano i loro dati personali su Strava.

L’applicazione è già finita al centro di polemiche in altri casi riguardanti il personale militare. Incrociando le sessioni di allenamento svolte da alcuni di loro, è stato possibile scoprire basi segrete dell’esercito statunitense in Iraq o delle forze francesi in Niger. Allo stesso modo, seguendo i movimenti registrati nei pressi delle sedi dei servizi segreti francesi, è stato possibile scoprire l’identità di alcuni agenti.

Macron potrebbe non essere solo nel rischio. Anche le guardie del corpo di Biden e Putin potrebbero usare la stessa app e aver condiviso dati.


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