Piemonte

Una vigna urbana all’interno del Politecnico, nasce Campus Grapes – Torino Oggi


A Torino prende vita un’iniziativa innovativa che mescola natura, tecnologia e sostenibilità: è il progetto Campus Grapes, la prima vigna urbana all’interno del Politecnico di Torino. Un’iniziativa che non solo promuove la rigenerazione urbana, ma anche la valorizzazione dei beni comuni e l’innovazione ambientale. Questo ambizioso progetto è il frutto della collaborazione tra il Politecnico di Torino e Citiculture, una startup green tech che si dedica alla trasformazione degli spazi urbani in ecosistemi sostenibili ad alto impatto sociale.

Simbolo di sostenibilità urbana

Campus Grapes non è semplicemente una vigna, ma un vero e proprio simbolo di come la città possa evolversi, integrando natura e vita urbana in modo armonioso. Il progetto mira a creare spazi verdi che non solo migliorano la qualità dell’aria, ma offrono anche un contributo significativo alla salute e al benessere dei cittadini. Il progetto è pensato per coinvolgere attivamente studenti, docenti e residenti della città in tutte le fasi del suo sviluppo, trasformandoli in protagonisti di una rinascita verde e partecipativa.

Il crowdfunding

Per sostenere questa iniziativa, è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, la principale piattaforma italiana di social innovation e crowdfunding. Partecipare significa investire in un futuro più sostenibile per la città di Torino e il Politecnico, contribuendo alla creazione di un progetto che non solo è ecologico, ma che rappresenta un modello di cambiamento positivo. Ogni pianta che nascerà diventerà un simbolo concreto di innovazione, ricerca e impegno verso un ambiente migliore.

Città più verde e inclusiva

Sostenere Campus Grapes vuol dire abbracciare una visione nuova di città: una città dove l’ambiente è al centro della vita quotidiana, dove gli spazi verdi sono accessibili a tutti e la sostenibilità diventa una priorità. Partecipare alla raccolta fondi è un modo tangibile per essere parte di questa “rivoluzione verde”, contribuendo attivamente a un progetto che promette di lasciare un segno positivo nel cuore di Torino.




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