Emilia Romagna

Una tempesta che combatte i pregiudizi


Una tradizione dell’estate romagnola che si ripete ogni anno dal 2016: a Rimini oggi è il giorno del Summer Pride, la grande parata sul lungomare a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Migliaia di persone sono scese in strada sfilando lungo il Parco del mare, tra costumi colorati, musica e slogan inclusivi. Presenti, tra gli altri, anche la segretaria Pd Elly Schlein, Michele de Pascale, candidato di centrosinistra alle elezioni regionali, Emma Petitti, presidentessa dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.

“Con la musica di 7 carri che hanno accompagnato la parata, con il duo drag Karma B, il trenino delle famiglie arcobaleno, la banda giovanile della città di Rimini, le bandiere arcobaleno issate dai bagnini degli stabilimenti lungo il percorso della parata, il Summer Pride si conferma sempre più protagonista nel panorama internazionale dei pride – commentano da Arcigay Rimini – Il suo format unico che si ispira all’estate al benessere e alla ricerca della felicità come forza propulsiva delle lotte per i diritti delle persone lgbtqi+ è sempre più amato in tutta Europa. Noi siamo tempesta è il titolo di quest’anno che ricorda che la nostra rivoluzione la fanno milioni di persone nel loro piccolo quotidiano, e quando si ritrovano ai pride come tante gocce di pioggia si scatena una tempesta che sconvolge i pregiudizi, i luoghi comuni, le meschinità che ancora sono molto radicate nella società. È il titolo di un libro di Michela Murgia, scomparsa un anno fa, e ricorda il nostro amatissimo DJ Claudio Tempesta, che anche lui ci ha lasciato poche settimane fa. Ci mancano moltissimo ma andremo avanti con sempre più forza anche grazie al loro esempio e alla loro ispirazione”.

“Arriviamo a questo corteo con molta rabbia e indignazione: l’odio delle destre ha irrimediabilmente sporcato perfino le Olimpiadi – dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – La polemica che ha colpito la pugile algerina Imane Khelif, con una vera e propria campagna mistificatoria sulla sua identità sessuale, ha fatto vergognare l’Italia davanti a tutto il mondo. In quello che abbiamo letto in questi giorni c’è tutto il peggio che potevamo aspettarci: transfobia, misoginia, razzismo. Con la nostra Presidente del Consiglio e i suoi ministri a servizio delle lobby dell’estrema destra russa nel rilanciare notizie false, mentre il nostro Paese arranca. Ci siamo vergognati, per l’ignoranza e la violenza di chi siede nelle nostre istituzioni. Oggi il nostro orgoglio nelle strade di Rimini è protesta e riscatto per tutto il Paese”.


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