Emilia Romagna

Una scia di sangue che non si ferma, nell’ultimo anno 39 vittime sulle strade modenesi


Anche il 2024 è stato un anno decisamente drammatico sulle strade modenesi per quanto riguarda i decessi in incidenti stradali. Sono state 39 le persone che hanno perso la vita tra gennaio e dicembre. A poco vale il lieve calo rispetto agli ultimi anni: in una macabra altalena, i numeri dell’ultimo decennio variano di alcune unità ogni anno, ma fanno comunque segnare un totale di 462 decessi.

I  dati derivanti dell’osservatorio indipendente provinciale curato negli anni da Franco Piacentini – referente dell”Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – rivelano che le fasce di età più interessate riguardano gli over 70 (12 morti) e i giovani tra i 20 e i 40 anni (11 decessi).

La quasi totalità dei deceduti è di sesso maschile (35) mentre le donne sono 4, tre delle quali pedoni. Se in generale il numero di incidenti è più alto nelle aree urbane, il maggior numero di vittime, 35 su 39, si concentra sulle strade extraurbane (2 in autostrada). Sono state 16 le vittime a bordo di automobili, 8 in sella a moto e 3 in bicicletta, mentrei pedoni travolti sono stati 10. Da evidenziare come un terzo dei decessi (14) è avvenuto per fuoriuscite di strada apparentemente autonome.

I comuni in cui si sono verificati più incidenti mortali sono il comune di Modena con 7 decessi, a seguire i comuni di Carpi, Castelfranco, Soliera e Spilamberto con 3 decessi, Formigine e Finale con due 2.

Ogni giorno 9 feriti sulle strade modenesi, indici ben oltre la media nazionale

“A Modena che si fa per contrastare questi luttuosi eventi?”, si domanda Franco Piacentini. “Intanto per cominciare a Modena, presso la prefettura, abbiamo l’“Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale, la prevenzione e il contrasto dell’eccesso di velocità” presieduto dal prefetto in persona che non si riunisce dallo scorso febbraio. A febbraio si presentavano i nuovi applicativi per il monitoraggio degli incidenti stradali, si monitora per fare poi non si sa bene cosa. Non è un tavolo sulla sicurezza stradale e il contrasto alla velocità ma è un Osservatorio: a Modena si sta ad osservare mentre la gente muore”.

Aggiunge amaro il Presidente dell’Associazione: “Lo Stato sta abdicando e anziché ripianare gli organici della Polizia Stradale passa la “patata bollente” nelle mani delle Polizie Locali quando sa benissimo che la stragrande maggioranza di queste, anche nella nostra provincia, non copre il turno notturno ed alcune neppure il serale, fasce in cui vi sono forse meno incidenti ma con esiti più gravi e con un maggior numero di alcol correlati. Credo – rimarca PIacentini – che ci si dovrebbe dare obiettivi ambiziosi e chiunque ricopra ruoli apicali di responsabilità in materia nel proprio territorio dovrebbe venire rimosso e retrocesso qualora in quel territorio non si raggiungano gli obiettivi prefissati perché siamo stanchi di pagare col sangue”.


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