Umbria

Una giornata storica per Assisi: Carlo Acutis viene proclamato santo


Assisi vive una giornata storica con la canonizzazione di Carlo Acutis, il giovane morto a 15 anni nel 2006 e conosciuto come il «santo dei millennial». In Vaticano, in Piazza San Pietro, Papa Leone XIV presiede la celebrazione che proclama santi Acutis e Pier Giorgio Frassati, davanti a una folla di migliaia di fedeli arrivati sin dalle prime ore della mattina. Tra loro anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la famiglia di Carlo: il papà Andrea, la mamma Antonia, il fratello Michele e la sorella Francesca.

Ad Assisi, dove Carlo riposa dal 2006 nel Santuario della Spogliazione, centinaia di fedeli hanno affollato il centro storico per partecipare alle celebrazioni organizzate in contemporanea con l’evento romano. Davanti alla teca che custodisce il suo corpo si sono formate lunghe file di pellegrini fin dalle prime ore di domenica. La città umbra, che aveva già accolto nel 2020 la beatificazione di Acutis, si è preparata con messe, veglie, momenti di preghiera e maxi-schermi per seguire in diretta la proclamazione.

La canonizzazione è arrivata dopo il riconoscimento di due miracoli attribuiti all’intercessione del giovane: la guarigione di un bambino in Brasile e quella di una studentessa del Costa Rica caduta in bicicletta e guarita inspiegabilmente da un grave trauma cranico. Due eventi che hanno confermato la fama di santità del ragazzo innamorato dell’Eucarestia e appassionato di tecnologia, già indicato come patrono di internet.

Il legame con Assisi è diventato ancora più forte negli ultimi anni, tanto che oggi la città di San Francesco si è trasformata in un luogo di pellegrinaggio internazionale. Nelle ore della canonizzazione continuano ad arrivare gruppi dall’Italia e dall’estero per rendere omaggio al nuovo santo, che in molti considerano un modello di fede per le giovani generazioni.

Insieme a lui, Papa Leone XIV ha canonizzato anche Pier Giorgio Frassati, il giovane torinese morto nel 1925 e ricordato come esempio di impegno sociale e cristiano. «Oggi è una festa bellissima per tutta l’Italia, per tutta la Chiesa e per tutto il mondo» ha detto il Pontefice salutando i fedeli in Piazza San Pietro. «Tutti noi siamo chiamati a essere santi».

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