Puglia

“Una gara pazza per mezzi pazzi”, a Bari arriva il ‘Grand Prix All In’

Una gara dedicata alle persone con disabilità, per sensibilizzare sul tema dell’inclusione e per vivere un momento che dovrebbe essere la normalità: abbattere le barriere sociali e culturali. Facendolo attraverso eventi ludici e di carattere goliardico. Questa mattina, a Palazzo di Città, la presentazione di “Grand Prix All In – Gara pazza per mezzi pazzi”, l’evento organizzato dalla cooperativa sociale Zerobarriere, con il patrocinio del Centro Sportivo Italiano e il sostegno di BPER Banca e altri sponsor privati, in programma a Bari, in piazza del Ferrarese, domenica 8 giugno.

Domenica, a partire dalle ore 10, tre categorie disputeranno due diversi tornei: “Trofeo Bper”, che vedrà la gara in solitaria per persone non vedenti e la sfida in carrozzina elettrica su “Power Chair”, e la “Coppa Cavalieri”, con un cavaliere che spingerà un passeggero in carrozzina, girello, carrello o su qualsiasi trabiccolo con le ruote.

Alla presentazione sono intervenute le assessore alla Giustizia e al benessere sociale e ai Diritti civili, Elisabetta Vaccarella, e alle Culture, Paola Romano, la presidente della commissione Pari opportunità Angela Perna, Antonio Garofalo e Alessandro Antonacci in rappresentanza della cooperativa sociale Zerobarriere, Anna Rao, stage manager dell’evento, Serafina Grandolfo, presidente del Centro Sportivo Italiano di Bari, e il responsabile Area Bari di BPER Banca Vincenzo Pittella.

L’evento nasce per ribaltare il concetto secondo cui le persone con disabilità non possono divertirsi e fare festa: in questo modo gli organizzatori intendono sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’integrazione sociale e promuovere in chiave goliardica l’abbattimento delle differenze. Pertanto, saranno coinvolte persone con disabilità e non in attività ludiche e momenti di svago vestiti con parrucche e aggeggi colorati. Sarà un modo per ritrovarsi tutti insieme in piazza nel rispetto delle diversità, con la consapevolezza che il divertimento, il fare squadra e un sorriso restano la chiave universale per contrastare le barriere architettoniche e mentali. L’evento sarà tradotto in LIS e in lingua inglese.

“Un evento gioioso e che invita tutti a partecipare per fare festa insieme. – ha esordito Elisabetta Vaccarella – Per battere quelle barriere culturali e sociali, che ancora molto spesso ci limitano, è necessario un evento come questo perché ci insegna che è lo sport ad adattarsi alle persone, e non il contrario. Credo che questo sia il segnale più forte che trasmettiamo alla nostra comunità”.

“Il Grand Prix All In è inserito nel più ampio cartellone di All In Festival, che è un contenitore di iniziative ed eventi portato avanti da associazioni che promuovono azioni di cittadinanza attiva. – ha proseguito Antonio Garofalo – Noi l’abbiamo voluta rendere ancora più goliardica per avvicinare chiunque, anche i bambini, perché se vedremo una carrozzina ogni dieci persone, saremo sempre più abituati a non vedere più questo mezzo come fosse un disco volante”.

“Negli anni abbiamo incontrato tanti ragazzi vittime di bullismo o semplicemente di sguardi ambigui della gente che trattano le persone con disabilità come fossero disgraziati. – ha dichiarato Alessandro Antonacci – Abbiamo inventato questo evento perché per una volta vogliamo ribaltare il concetto secondo cui chi è in carrozzina, cieco, ha una qualche difficoltà o disabilità motoria o cognitiva può solo guardare gli altri divertirsi. Nel GP All In i bambini che si avvicinano restano increduli per la bellezza e la gioia che si respira. Vogliamo incentivare la gente ad avvicinarsi e a gioire con noi per ribaltare questa visione”.

“Sarà una giornata di divertimento in cui vincono tutti – ha sottolineato Paola Romano – ma è chiaramente un momento di sensibilizzazione e cultura della dell’inclusione. Le barriere principali sono quelle mentali. In questi anni abbiamo fatto un lungo bellissimo percorso con tutte queste persone: alcuni obiettivi non li abbiamo ancora raggiunti, altri sì. E tra questi, c’è sicuramente quello di provare a far sì che i grandi eventi siano inclusivi, com’è accaduto con il corteo di San Nicola, quest’anno per la prima volta completamente inclusivo. Sono messaggi che il settore pubblico deve mandare per far sì che anche le iniziative private vadano in questa direzione, anche perché se le iniziative sono accessibili a tutti, saranno migliori per ciascuno”.

“L’arma migliore per abbattere questa prima, difficilissima barriera consiste proprio nel veicolare messaggi come questo e andare avanti.  – ha concluso Angela Perna – Noi come commissione Pari opportunità accogliamo con grande favore, come ogni spunto che ci viene dato, questo evento, in cui tutti sono i veri protagonisti”.




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