Trentino Alto Adige/Suedtirol

Una Francia tutta da giocare tra carte, bocce e scacchi

Il popolo Francese può vantare una lunga tradizione di giochi popolari, le cui origini si perdono tra i mille sentieri della storia e che a oggi permangono in leggende e regola, sparsi nella gigantesca cultura locale. Feste tra famiglie, serate tra amici, eventi mondani: i giochi che fanno capolino durante questi eventi hanno radici molto profonde nell’“esprit Français” e hanno cambiato in parte la storia culturale del paese.

All’interno di questo articolo andremo a ripercorrere la storia di alcuni dei passatempi più importanti e interessanti tra quelli nati in Francia, soffermandoci nello specifico su quelli che ai giorni nostri hanno anche delle valenze di qualche tipo.

L’impronta francese sugli scacchi

Gli scacchi sono considerati uno dei giochi più antichi del mondo e sono anche riconosciuti come alcuni tra i giochi più importanti della storia del divertimento, anche in maniera perfettamente sensata per quanto ne sappiamo noi. Inventati in India durante il corso del sesto secolo, uno dei primi e importanti testi che li riguarda ha però origine in Francia, più specificamente dalla penna di François-André Danican Philidor, compositore e campione attivo durante il corso del settecento.

Il suo Analyse de jeu des Èchecs parla di tantissime cose: parla delle “leggi di posizioni”, parla dell’importanza di dominare il centro della scacchiera, parla dell’importanza rigore tecnico all’interno del contesto del gioco. È anche grazie a questo testo che il gioco degli scacchi, in Francia, acquisì un importante rigore teorico in grado di anticipare quella che è la moderna scuola di pensiero.

L’antenate delle bocce nascono proprio qui

Solitamente quando pensiamo alla Francia e ai suoi giochi pensiamo alle roulette francesi che abitano i casinò o alla ricca produzione videoludica che ha animato il paese dagli anni novanta in poi, di certo non pensiamo alle bocce, giusto?

Sbagliato! Nella soleggiata Provenza, durante il corso dell’ottocento, nacque un gioco chiamato “petànque”, o “palla alla provencale”. Questo sport, inizialmente giocato unicamente dai contadini, si “codificò” nel 1907 grazie alla figura di Pierre de Couberting, che introdusse nel regolamento alcune semplificazioni che sono le stesse che oggi determinano parte delle meccaniche del gioco.

Rapida da allestire e giocabile ovunque ci sia un po’ di pianura, la Petànque divenne rapidamente un simbolo di convivialità mediterranea e oggi conta milioni di praticanti in tutto il mondo, con tornei internazionali e un intenso circuito professionistico.

Qualcuno conosce la Belote?

Durante il corso degli anni venti del novecento, tra la Provenza e la Drome, si cominciò a diffondere una versione popolare del gioco del tressette chiamato “Belote”. Giocato con un mazzo di 32 carte e dotato di un sistema a “contratti” basato sul seme di briscola, la Belote è diventata rapidamente una vera e propria istituzione in bar e salotti, tanto da essere diventata popolarissima nell’immaginario comune.

Per quanto all’estero sia ancora conosciuta (non si può trovare, ad esempio, nella selezione di giochi di slot machine di betfair), la Belote ha una sua Federazione Nazionale particolarmente agguerrita che ogni fine settimana organizza migliaia di partite in versioni diverse del gioco chiamate “Coinchée” e “contrée”, queste ultime particolarmente diffuse anche tra i giovani grazie alla popolarità delle applicazioni per smartphone.







Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »