Salute

Una donna morta per virus West Nile: altri sei casi di infezione confermati nel Lazio

Era stata ricoverata il 14 luglio per febbre e stato confusionale, ed era stato accertato che fosse stata infettata dal virus West Nile. La donna, 82 anni, residente a Nerola (Roma), è deceduta all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi (Latina). Al momento nel Lazio ci sono altri sei casi confermati di infezione da virus West Nile, tutti circoscritti nella provincia di Latina. Due sono in condizioni critiche per la presenza di patologie concomitanti e sono entrambi ricoverati all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Gli altri quattro sono invece in miglioramento clinico.

“I serbatoi del virus – scrive sul suo sito l’Istituto superiore di Sanità – sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri”.

(immagine d’archivio)

L’articolo Una donna morta per virus West Nile: altri sei casi di infezione confermati nel Lazio proviene da Il Fatto Quotidiano.


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