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Una delle più celebri maison dello Champagne ha aperto un ristorante

Maison Taittinger si lancia nella ristorazione con Polychrome. Ogni anno si cambierà executive chef: l’idea è di rinnovare sempre la proposta.

Una delle più celebri maison dello Champagne ha aperto un ristorante

Il calendario indica il 14 giugno scorso: data del taglio del nastro al ristorante Polychrome. Le mappe, invece, indicano la cittadina di Remis, nel pieno territorio dello Champagne. E sull’insegna e c’è un nome che porta un peso specifico tutt’altro che ignorabile: Maison Taittinger.

L’hub per visitatori, situato in quel di Saint-Nicaise, ha riaperto lo scorso anno dopo un restauro durato 18 mesi circa, e Polychrome è il tassello più recente. Le norme operative raccontano di quaranta coperti circa, con giorni di apertura da spaziano dal giovedì fino a lunedì e solo all’ora di pranzo. Le redini, in cucina, sono tenute da uno chef stellato.

Cosa si mangia al ristorante di Taittinger?

taittinger ristorante

A guidare e definire la proposta gastronomica, dicevamo, c’è chef Charles Coulombeau, insignito di una stella Michelin e vincitore del Premio Internazionale Taittinger Signature Culinary 2020. Almeno per ora, ecco: Coulombeau, di fatto, ha definito le proprie idee affinché potessero dialogare con tutte le dieci cuvée della Maison, ma toglierà il disturbo – si fa per dire – dopo appena un anno.

Chef Coulombeau, in altre parole, firmerà solamente il primo ciclo stagionale del progetto, che è anche quello inaugurale e che per forza di cose andrà a delineare – almeno nel futuro prossimo – il tono di voce. L’idea di casa Taittinger è quella di cambiare executife chef di anno in anno, così da rinnovare sempre la proposta.

Le portate, come accennato, sono state immaginate in concerto con le bolle di casa: la proposta culinaria sarà composta da verdure stagionali in diverse lavorazioni (crude, cotte, fritte), palette di condimenti studiati ad hoc per esaltare le sfumature delle cuvée, selezioni casearie d’autore in collaborazione con affinatori esperti e dessert fruttati leggeri.

Il linguaggio architettonico parla con fare elegante, intimo e sofisticato, con ampio uso di vetro, legno, pelle e pietra – una cornice firmata da Giovanni Pace. E non è tutto: accanto al ristorante trova spazio l’omonimo Bar, dedicato all’esplorazione approfondita delle cuvée Taittinger, disponibili in bottiglie e formati esclusivi.


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