Basilicata

Un ventennio in panchina fra i Dilettanti per il tecnico Giuseppe Giovinazzo

Venti anni di carriera fra i Dilettanti per il tecnico Giuseppe Giovinazzo. Classe 1976, reggino di Taurianova, nel 2005 ha iniziato ad allenare a casa propria, portando la Taurianovese a un passo dai play off (non disputati per gli scontri diretti sfavorevoli). Da calciatore a trainer dei giallorossi il passo è stato semplice e immediato e in un biennio sono subito arrivati ottimi risultati, con 49 vittorie ottenute in 88 partite. Da lì in poi salite e discese, diversi exploit, qualche delusione, a volte anche un pizzico di sfortuna. Giuseppe Giovinazzo, però, rimane uno dei tecnici più validi in circolazione e fra l’altro, negli ultimi anni, ha avviato una proficua collaborazione con il fratello Natale, quest’ultimo in veste di fidato vice allenatore. Essendo trascorso un ventennio, rivisitiamo allora la carriera di allenatore di Peppe Giovinazzo, partendo dall’inizio.

A Taurianova il via di una lunga avventura fra i Dilettanti per mister Giovinazzo

Stagione 2005/06. Si comincia con la Coppa Italia. È questo il debutto assoluto per il tecnico Giuseppe Giovinazzo fra i Dilettanti. Sasà Alessi firma la vittoria (0-1) in casa del Locri. Tutto inizia da qui. E si comincia bene con questa formazione, la prima schierata in carriera: Galati, Arona (42’pt Condrò), Fabbretti, Caruso, Elia, Di Lorenzo, Nava (13’st Micelotta), Serpentino, Alessi, Giovinazzo Diego (39’st Vizzari), Restagno. In campionato invece si parte in salita. Il trainer debutta in Eccellenza a S.Eufemia contro la Deliese. Elia su rigore replica al vantaggio locale di Catalano, ma al secondo minuto di recupero, Siclari premia gli aspromontani. Per la prima vittoria in campionato bisogna attendere il 2 ottobre del 2005. In casa contro la Vallata Bagaladi è Restagno a firmare il successo giallorosso. Fra l’altro la squadra inanella una serie utile di 10 risultati di fila e sale fino al terzo posto. Rimane in zona play off fino alla fine, tanto da chiudere in quinta posizione, ma manca la post season per via degli scontri diretti sfavorevoli con lo Scalea. In coppa, invece, la Taurianovese arriva fino alla semifinale, dove cede al Rosarno (0-1 e 1-1).

Per la prima vittoria in campionato bisogna attendere il 2 ottobre del 2005. In casa contro la Vallata Bagaladi è Restagno a firmare il successo giallorosso. Fra l’altro la squadra inanella una serie utile di 10 risultati di fila e sale fino al terzo posto. Rimane in zona play off fino alla fine, tanto da chiudere in quinta posizione, ma manca la post season per via degli scontri diretti sfavorevoli con lo Scalea. In coppa, invece, la Taurianovese arriva fino alla semifinale, dove cede al Rosarno (0-1 e 1-1).

Il successo in coppa: fra i Dilettanti brilla la stella Giovinazzo

Trascorre un anno e la Taurianovese scrive una delle pagine più belle della sua storia. In campionato dà vita ad un appassionante testa a testa con il Rosarno. La squadra di Giovinazzo prende il comando della classifica alla 16ª giornata e lo mantiene fino alla 24ª. Nel match successivo, infatti, viene acciuffata dall’Acri a pochi minuti dal termine (2-2) e subisce il sorpasso del Rosarno, che poi salirà in D. Per la Taurianovese nel ritorno una serie utile di 15 gare (12 vittorie e 3 pari) e un grande entusiasmo attorno alla squadra. Ma non finisce qui, perché nel frattempo era arrivata la vittoria in Coppa Italia. Stavolta i giallorossi si prendono la rivincita sul Rosarno e lo eliminano in semifinale (decisiva la vittoria sul neutro di Gallico, nel match di ritorno, firmata da Cosimo Saviano). Una volta in finale, sempre Saviano piega il Montalto nella prima sfida (1-0). A quel tempo la coppa si decideva con il doppio confronto e allora al ritorno ecco l’1-1 con la firma del “Toro” Carbone. Questa la squadra scesa in campo nella gara di ritorno, il 21 febbraio del 2007: Galati, Papaleo, Plataroti, Caruso, Mammolenti, Di Lorenzo, Vizzari (23’ st Lanciano), Ripepi (15’ st Arona), Carbone, Alessi (37’ st Caratozzolo), Pizzata. In panchina: Foti, Saviano, Timpano, Sposato. Allenatore: Giovinazzo. La squadra accede alla fase nazionale, ma si ferma subito, eliminata dall’Alcamo (0-1 e 1-2).

A un passo dal sogno: la Taurianovese di Giovinazzo sfiora la Serie D

Quella stagione 2006/07 è interminabile. Alla fine per la Taurianovese ben 50 gare ufficiali. Terminato il campionato alle spalle del Rosarno, si giocano i play off. Anche questi, in quel periodo, si disputavano con il doppio confronto. La squadra di Giovinazzo vince due volte con l’Hinterreggio. Fuori casa (1-0), risolve Carbone. Fra le mura amiche reti di Papaleo su rigore e Ripepi (2-1). Si va in finale con lo Scalea. Quattro gare in due settimane: le risposte arrivano dal campo. Si vince in trasferta con l’ennesimo gol di Francesco Carbone (0-1) e si replica in casa: Scalea battuto 2-0 con i centri del tandem Saviano – Carbone. Si approda alla fase nazionale degli spareggi e qui la Taurianovese fa subito bene. Carbone e Mammolenti su rigore piegano il Termoli (2-1) a Taurianova. Al ritorno grande prova in fase difensiva e lo 0-0 vale il passaggio del turno. Fra la Taurianovese e la Serie D ci sono di mezzo i napoletani del Quarto. Ma in Campania succede l’imprevedibile. Sotto di due reti dopo quaranta minuti, allo scadere del primo tempo Mammolenti riporta in partita i giallorossi. Ma negli ultimi minuti della gara i locali segnano altri due gol. La Taurianovese incassa 4 reti in 90 minuti, dopo averne subiti due nelle precedenti sei gare. Al ritorno segna subito Carbone, ma poi il risultato non cambia più. Finisce 1-0 e termina il sogno della Serie D.

Hinterreggio: trionfo e rottura

Peppe Giovinazzo si è ormai fatto un nome fra i Dilettanti come tecnico e lo chiama l’ambiziosa Hinterreggio. Squadra notevole e i risultati arrivano. Il 30 gennaio del 2008 la formazione reggina alza al cielo la Coppa Italia dopo aver battuto il Praia per 2-1. Sotto di una rete, i ragazzi di Giovinazzo la ribaltano con la doppietta di Tindaro Calabrese, attaccante siciliano. Questa la squadra scesa in campo quel giorno: Fiumanò; Cutrupi, Falduto, Bilotta, Criaco; Parlongo, Favasuli S., Settecase (32’ st Di Lorenzo), Crucitti; Calabrese, Scudieri (38’ st Laurendi). In panchina: Macrì, Diano, Favasuli L., Trunfio, Cogliandro. All. Giovinazzo.

E il campionato? L’Hinterreggio chiude l’andata al comando da imbattuta, con quattro punti di vantaggio sulla Rossanese, miglior attacco e miglior difesa. Il 24 febbraio del 2008, alla 23ª giornata, subisce il primo ko (1-2 a Siderno), ma è saldamente al comando con ben 12 punti di vantaggio sul Praia. Il 9 marzo, dopo la sconfitta di Taurianova, si guasta qualcosa nei rapporti con la dirigenza e il tecnico decide di farsi da parte. Non ci sarà lui a guidare la squadra nelle ultime cinque giornate e nella fase nazionale della Coppa Italia. Quando va via l’Hinterreggio ha 9 punti di vantaggio sulla seconda. A cinque turni dalla fine quel campionato è come se lo avesse vinto Giovinazzo, anche se per l’albo d’oro non è così.

Praia e Castrovillari

Il tecnico di Taurianova riparte dal Praia, sempre in Eccellenza. Ma anche qua preferisce lasciare, a un certo punto della stagione. Va via dopo 22 giornate, con la squadra al secondo posto, dopo aver constatato che, a livello societario, non c’è la voglia di risolvere i problemi di natura economica che da tempo attanagliano la squadra. Nel frattempo fa tanta strada anche in coppa. Pure in questa circostanza giunge in finale, ma stavolta deve arrendersi ai rigori al Bagaladi. Nella stagione successiva toccata e fuga a Castrovillari. Debutta in Serie D l’8 novembre del 2009: 1-1 in casa dell’Acicatena (pari rossonero di Apa). La squadra del Pollino è ultima in classifica. Le cose non vanno bene e così mister Giovinazzo lascia a febbraio, dopo un ko interno con la Vigor Lamezia.

Doppia amarezza

Arrivano altri due subentri in corsa. Stavolta giunge fino al termine, ma con lo stesso amaro destino. E in entrambi i casi la fortuna non aiuta il tecnico Giuseppe Giovinazzo, il quale mostra comunque il proprio valore, nuovamente, fra i Dilettanti. Perché al di là dell’esito conclusivo, durante la sua gestione fa il massimo possibile. Lo chiama il Bocale a dicembre del 2010. Dopo 14 giornate la squadra è ultima con 7 punti e con la peggiore difesa. Si tenta la risalita, ma si conclude al terzultimo posto e la salvezza sfuma ai play out, ma senza sconfitte, con la Bovalinese (1-1 e 0-0) solo per via del peggior piazzamento finale. Durante la sua gestione, Giovinazzo fa 21 punti in 16 gare. Se il Bocale avesse avuto lo stesso rendimento fin dall’inizio, si sarebbe salvato con largo anticipo. Passa un anno e lo chiama la Palmese. Società in grandi difficoltà. Si tiene botta in mezzo a un mare di guai. Da metà febbraio in poi i risultati non arrivano e si scivola in quartultima posizione. Bisogna giocare il play out con lo Scalea, ma il miracolo non arriva: 0-3 e si retrocede.

Ritorno a casa e promozione immediata

Riparte dalla Promozione il tecnico Peppe Giovinazzo e lo fa tornando a casa sua, a Taurianova, per scrivere un’altra bella pagina fra i Dilettanti. Chiude l’andata in vetta assieme alla Gallicese. In squadra elementi del calibro di Vitale e Secondi, il solito Carbone e il compianto Ciccio Zerbi. Il 21 aprile del 2013, alla penultima di campionato, battendo il Rizziconi per 4-2 (doppietta di Vitale e reti di Alessi e Carbone) si può festeggiare il salto di categoria. In porta c’è Francesco Spingola, altro nome di peso. La squadra chiude con la miglior difesa e nelle ultime gare rimane imbattuta per 568 minuti. Torna in Eccellenza e qui, da matricola, la squadra reggina disputa una stagione più che buona, chiudendo a un onorevole 6° posto. I play off sfumano solo all’ultima giornata.

Un altro exploit, stavolta a Cittanova

Ritorna in Promozione per vincere ancora. Stagione 2014/15: la Cittanovese è in ascesa. Non a caso arriverà in Serie D. La scalata parte con Giovinazzo in panchina. Locri e Siderno sono avversari blasonati e di valore. A questi si aggiunge il Soriano. Ma i giallorossi nella seconda parte del torneo imprimono un ritmo infernale e nessuno riesce a stargli dietro. Nove vittorie di fila e 12 risultati utili consecutivi per la Cittanovese, che vince il campionato con tre giornate di anticipo. Il 22 marzo del 2015 nel match casalingo contro il Soriano, allo scadere il rigore di Sergio Lombardo dà i tre punti che valgono la promozione. Il risultato finale è di 2-1. La prima rete porta la firma di Peppe Papaleo (l’attuale tecnico dello Stilomonasterace): è lui il miglior bomber del torneo con 27 reti. Un’annata straordinaria per lui e per tutti. È una Cittanovese a trazione anteriore: non a caso segna 86 gol e porta in doppia cifra altri due giocatori: Valerio Saffioti (15) e Diego Giovinazzo (14). Un successo che il mister dedica alla madre e al “lupo” Ciccio Zerbi.

Salite e discese

Il rapporto con la Cittanovese termina l’anno successivo dopo sette giornate. Resta un anno fermo. Segue una breve parentesi, sempre in Eccellenza, con l’Aurora Reggio, ma non va bene. Si riscatta con il Gallico Catona. Subentra dopo la 19ª giornata con la squadra in piena zona play out. La porta in salvo totalizzando 19 punti in 11 giornate. Rimane un altro campionato fermo, quindi torna al Gallico Catona, ma è l’anno del covid e si ferma tutto. Nel 2021/22 qualche tribolazione, sempre con la squadra reggina. Si dimette dopo 9 turni, ritorna dopo la 18ª e conclude la stagione in tutta tranquillità al 9° posto. Nella stagione successiva le cose non vanno per il verso giusto e tutto finisce dopo 11 turni.

Soriano nella storia

Arriviamo al 2023/24. Il ds Varrà lo chiama alla guida del Soriano. Al suo fianco, da qualche stagione, c’è il fratello Natale, il quale svolge la funzione di fidato secondo, nonché match analyst. Il Soriano, al cospetto di due corazzate del calibro di Sambiase e Vigor, riesce a tenere testa. Sogna in grande, perché tocca anche il comando della classifica. Chiude al terzo posto, per quello che è il migliore risultato nella storia del club. Sul campo tante vittorie e un gioco che coinvolge. Si va ai play off per la prima volta, ma contro la Cittanovese la squadra non riesce a spuntarla ed è subito fuori. Riparte da Soriano: parliamo della storia recente. Campionato con alti e bassi, anche perché la Coppa Italia prende tante energie. Qui la finale sembra a un passo dopo l’exploit di Praia (0-2), ma al ritorno il Soriano cade clamorosamente in casa (0-3) e il sogno finisce. Qualcosa si rompe. La squadra perde due gare di fila fra le mura amiche. In occasione del secondo ko, il Soriano gioca la migliore partita della stagione. Crea una serie incredibile di palle gol, ma nulla da fare. Era destino. E allora Peppe Giovinazzo saluta e se ne va, assieme al fratello Natale e al preparatore atletico Salvatore Scionti.

Il bilancio finale

Sono quindi 450 le panchine del tecnico Giuseppe Giovinazzo in 20 anni di carriera fra i Dilettanti. In campionato, nella stagione regolare, 357 presenze. A questi bisogna aggiungere 78 gare di coppa e 15 di spareggi. Ha vinto 220 partite, con 118 pareggi e 112 ko. Due volte è stato promosso in Eccellenza (più quella con l’Hinterreggio che, come abbiamo visto, gli può essere tranquillamente ascritta). Ha disputato 4 finali di Coppa Italia, vincendone due, ed ha vinto una finale play off di Eccellenza, un torneo nel quale annovera 384 panchine in campionato, nella stagione regolare. In Promozione ha numeri da big: una media di 2,25 punti a partita e una media di 2,31 gol a gara. Adesso è fermo da qualche mese, ma è pronto a ricominciare qualora arrivasse, come si dice in questi casi, la chiamata giusta. E magari i piccoli Antonio e Matteo saranno liberi a fine gara di correre sul campo dal proprio papà. I numeri sono dalla sua parte e lo stesso vale, ormai, per quella ventennale esperienza che ne fa uno degli allenatori più titolati fra i Dilettanti di Calabria.

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