un toro scappa dal mattatoio a Castelbellino. Droni per cercarlo, l’hanno abbattuto
CASTELBELLINO – Lo stavano portando al macello e il toro, capita l’antifona, ha tagliato la corda prima, facendo perdere per un paio d’ore le sue tracce. E’ il bizzarro episodio accaduto ieri mattina verso le 11 in località Madonna del Piano, a Castelbellino, nei pressi del mattatoio. L’allarme al 112 poi dirottato ai carabinieri del Nucleo forestale di Jesi-San Marcello parlava chiaro: «Cercasi bovino adulto maschio scappato via». Infatti era proprio così.
I fatti
L’animale, di proprietà dell’azienda agricola “Giangiacomi Giampaolo” con sede a Falconara, era scappato mentre erano in corso operazioni di pre-macellazione al mattatoio di Castelbellino. Proveniente dalla stalla situata a Casine di Paterno, nel comune di Ancona, l’esemplare era palesemente infuriato (come dargli torto?). E’ riuscito a scappare all’interno di un impianto di gestione di rifiuti situato in zona, fino a disperdersi nella vegetazione ripariale del fiume Esino. Le ricerche sono scattate subito, non senza difficoltà per via della fitta vegetazione e dell’area molto estesa.
Per due ore i militari del Nucleo Forestale e i Carabinieri della Stazione di Moie di Maiolati Spontini hanno perlustrato tutta la zona, ma del toro nessuna traccia. Così, i Forestali hanno attivato il personale del Nucleo di Arcevia, dotato di drone termico, grazie al quale è stato possibile individuare l’animale, arrivato fino alla sponda del fiume. Constatato che l’esemplare costituiva pericolo per l’incolumità pubblica – essendo a poche decine di metri dalla superstrada76 e da via Madonna del Piano – e che i carabinieri forestali, pur nei loro molteplici talenti, non hanno certo quelli del celebre torero Manolete, è stata informata la Prefettura di Ancona.
Sul posto, oltre al proprietario, sono intervenuti anche il dirigente dell’Ast Ancona Francesco Brunelli che, preso atto della situazione, ha disposto l’abbattimento dell’animale. Per l’ingrato compito è stato attivato un selecontrollore, Roberto Cecchetti (abilitato al controllo degli ungulati in forma selettiva), che alle ore 14 ha abbattuto l’animale, con un solo colpo evitando sofferenze inutili. Sul posto anche i carabinieri forestali di Genga Frasassi impegnati per mettere in sicurezza l’area di intervento.




