Un sogno spezzato in volo, chi erano i medici Komi Vyas e Prateek Joshi, morti con i loro bambini nel disastro aereo in India

Sorridevano tutti, nella loro ultima foto prima del disastro aereo. Un selfie scattato a pochi minuti dal decollo, seduti insieme sull’Air India Flight 171. Komi Vyas e Prateek Joshi, entrambi medici, viaggiavano con i loro tre figli, Miraya, 8 anni, e i gemelli Nakul e Pradyut, di 5 anni, emozionati per la nuova vita che li attendeva a Londra, dove si stavano trasferendo.

Ma quello scatto è diventato un documento straziante. Poco dopo il decollo da Ahmedabad, in India, l’aereo diretto a Londra Gatwick ha perso quota ed è precipitato, trasformandosi in una palla di fuoco. Delle 242 persone a bordo, solo una è sopravvissuta: un cittadino britannico.

La famiglia proveniva dal Rajasthan. Joshi, radiologo di 39 anni, si era trasferito a Londra qualche anno fa e lavorava al Derby and Burton Hospital. Komi aveva da poco lasciato il lavoro presso il Pacific Hospital di Udaipur, nel Rajasthan, per ricongiungersi a lui: aveva appena dato le dimissioni per trasferirsi con il marito.

«Prateek era tornato due giorni fa per accompagnarli», ha raccontato Nayan, un cugino della vittima. «Ieri sono andati ad Ahmedabad per prendere il volo. Diversi membri delle famiglie li hanno accompagnati all’aeroporto».

Komi e Prateek erano sposati da dieci anni, ha raccontato il fratello di lei a Ndtv. Si erano costruiti una vita tra lavoro, figli e progetti condivisi. Quel viaggio rappresentava il compimento di un sogno: vivere insieme all’estero, offrire ai bambini nuove opportunità, ricominciare. La tragedia ha spento tutto in un attimo.